129 ARTEMIS 1
(in basso ci sono delle domande)
Oggi vi voglio parlare di un argomento che mi sta a cuore, cioè che mi interessa…spero interessi un po’ anche voi. Sto parlando della missione americana verso la luna, Artemis 1. Questa missione dopo tanti anni vede una navicella spaziale arrivare fino alla luna. E questo capita oltre cinquant’anni dopo lo sbarco del primo uomo sulla luna avvenuto nel 1969. Ricordiamo che l’ultima missione del programma Apollo è stata poi effettuata nel 1972, quindi cinquant’anni esatti prima di Artemis 1.
Dunque cominciamo subito con il dire che il nome Artemis non è stato scelto a caso dalla NASA. Infatti nella mitologia greca (quella che parla degli dei e delle dee dell’Olimpo), Artemis è la dea della natura e della caccia e, non a caso, è la sorella gemella di Apollo, un altro dio. Quindi è stato scelto il nome Artemis per dare diciamo un senso di continuità alle missioni verso la luna.
La prima cosa da dire al riguardo della missione è che per essere in grado di portare una navicella come quella della missione, la navicella si chiama Orion, la Nasa ha realizzato un missile enorme, alto cento metri, come il duomo di Milano. Questo missile è simile al famoso, Saturno 5 che ha appunto portato l’uomo sulla luna. Quindi un missile o razzo (le parole sono per noi equivalenti) molto, molto potente.
Questa missione è stata rinviata più volte. Inizialmente il lancio era stato programmato addirittura nel 2020, successivamente rinviato nel 2021 poi nel 2022, in primavera, poi è stato rinviato in agosto per vari problemi al sistema di alimentazione dei razzi. Ci sono poi stati rinvii per via del brutto tempo. Infatti in caso di forti venti i lanci vengono di solito rinviati. In questo caso i rinvii per maltempo sono stati due, la prima volta la NASA ha deciso di riportare il gigantesco missile nell’hangar (cioè nell’enorme struttura dove il missile viene tenuto fino a quando è pronto per essere portato alla rampa di lancio). La seconda volta la NASA ha deciso di lasciare il missile alla rampa di lancio, esposto ai fortissimi venti delle tempesta tropicale chiamata Nicole che ha colpito la Florida. Il razzo non ha comunque subito alcun danno.
E, finalmente il giorno 16 novembre la missione è incominciata. Il razzo ha lasciato la rampa di lancio
Questa è una missione senza equipaggio, vale a dire che dentro la navicella non c’erano uomini. Il programma è stato tutto rispettato e Orion (la navicella) è stata diciamo lanciata verso la luna dalla spinta dell’enorme missile. Le immagine della partenza sono ovviamente visibili in internet e, guardare i primi momenti del lancio, a me fa sempre un po’ meraviglia, non riesco bene a capire come un missile tanto alto possa decollare diciamo in verticale. All’inizio è lentissimo poi sale sempre più velocemente e porta in orbita intorno alla terra il suo carico. Che non è indifferente.
La navicella diciamo è formata da due parti, un modulo di comando, dove ci saranno, in futuro, gli astronauti e un modulo di servizio con tutte le attrezzature necessarie a mantenere in vita gli astronauti. Le due parti sono attaccate l’una all’altra ma si possono staccare.
Questi due oggetti diciamo sono arrivati fino alla luna e anno compiuto diversi giri (si chiamano orbite) intorno al nostro satellite. (La luna è infatti il satellite naturale della terra). In uno di questi giri la navicella si è abbassata fino a circa 130 km di altezza dalla superficie della luna e ha scattato molte splendide foto della superfice. Sono facilmente visibili in internet. Nella descrizione vi lascio il link dove le trovate.
Da terra, dal centro di comando da cui i tecnici potevano comandare, tramite un radiocomando la navicella, sono stati inviati tutti gli impulsi radio per far fare alla navicella quello che si voleva. Questo è un…diciamo meccanismo elettronico, il radiocomando, praticamente inventato da Nicola Tesla, un genio dell’elettronica, ne ho già parlato in un altro podcast. E’ stato lui, Tesla che per la prima volta è riuscito a comandare un dispositivo elettronico a distanza, senza fili, tramite onde radio.
Bene Orion, una volta terminata la sua missione intorno alla luna, si è diretta verso la terra a una velocità di quarantamila chilometri all’ora, molto elevata. Quando è arrivata vicina alla terra il modulo di servizio è stato staccato e diciamo il solo modulo di comando ha cominciato la sua caduta…diciamo verso la superficie del nostro pianeta. Questa è sempre una fase, un momento, molto delicato perché l’impatto con la nostra atmosfera è…diciamo traumatico e pericoloso. (L’impatto è il momento in cui la navicella entra in contatto con gli strati più alti dell’atmosfera. Questo termine “impatto” si usa anche in altri contesti. Ad esempio: l’impatto che la guerra in Ucraina ha sul resto del mondo è molto forte, cioè le conseguenze che la guerra porta con sé, in questo caso).
Ecco questo impatto è pericoloso perché mentre nello spazio c’è il vuoto e quindi non c’è attrito, nell’atmosfera c’è l’aria crea attrito contro la navicella. (l’attrito è una forza che tende e fermare le cose che si muovono e si crea quando due corpi, ma anche l’aria, entrano in contatto tra di loro, anche quando andiamo in auto ci sono forze di attrito che tendono a fermare l’auto, l’attrito delle gomme dell’auto sull’asfalto e l’attrito dell’aria sulla carrozzeria della macchina).
Ecco questo attrito, fortissimo, è dovuto alla grande velocità e crea calore. E qui nascono i problemi perché il calore che si crea è di oltre 2500 gradi centigradi (circa 4500 gradi Farenith). La navicella per sopportare queste temperature e per proteggere gli astronauti che saranno un giorno all’interno è dotata di uno scudo termico. In pratica è un rivestimento fatto di porcellana (lo stesso materiale con cui sono fatte le piastrelle per i pavimenti) che ricopre la parte della navicella…diciamo davanti, quella che è a contatto con l’atmosfera.
La navicella Orion è quindi arrivata nella parte alta dell’atmosfera. Ricordiamo che l’atmosfera terrestre nella parte alta è poco densa e quindi fa meno attrito, però data l’enorme velocità di Orion, la navetta in pratica è rimbalzata sull’atmosfera. Come quando noi lanciamo un sasso sull’acqua, se il sasso è piatto, a volte, rimbalza, fa un salto. Prima tocca la superficie poi va in alto poi ritorna sulla superficie dell’acqua. Ecco Orion ha fatto lo stesso, è rimbalzata una volta, poi è tornata giù e ha iniziato la sua discesa verso la terra. In realtà verso il mare. In effetti come previsto la navicella è ammarata nell’Oceano Pacifico in un punto prestabilito. A circa ottomila metri di altezza si sono aperti tre paracadute che hanno frenato la velocità di Orion. Tutto è quindi andato nel migliore dei modi.
Ora i tecnici della Nasa dovranno controllare se soprattutto lo schermo non ha subito danni durante la fase di rientro. Cosa ovviamente molto importante.
Bene questa è un po’ la descrizione della missione, vorrei ora accennare alle differenze tra le missioni Apollo e il programma Artemis. Il programma prevede infatti altre missioni che porteranno degli astronauti, forse nel 2024 a circumnavigare la luna, cioè girarci attorno. (il verbo circumnavigare significa girare intorno a una cosa, fare un giro completo, di 360 gradi).
La differenza sostanziale sta nel fatto che la tecnologia elettronica ovviamente è molto più avanzata. I computer che saranno a bordo di Orion e quelli che usa la Nasa a terra sono mille volte più potenti di quelli che esistevano negli anni ’70.
Ma una altra differenza sostanziale è che alla missione Artemis partecipa anche l’ESA, l’ente spaziale europeo e quindi anche l’Italia. Tutto il modulo di servizio, è stato realizzato dall’ESA.
C’è poi da aggiungere che in realtà in campo spaziale sono entrati da un po’ di anno anche i privati. Infatti Elon Musk ha creato una società la Space X che è in grado di produrre e lanciare in orbita stellite e navette con i suoi missili.
Proprio alcuni giorni fa un missile il Flacon ha portato sulla luna delle attrezzature giapponesi e anche degli emirati arabi. E poi c’è la Cina che sta programmando per i prossimi anni delle missioni spaziali con navette e forse con uomini. Quindi diciamo che lo scenario è cambiato. (La parola scenario indica un po’ tutte le cose che riguardano queste missioni è un termine che deriva dal teatro. La scena è il posto, o meglio l’insieme di tutto quello che c’è sul placo del teatro per rappresentare magari un luogo esotico o anche un normale paesaggio).
Bene quindi credo che nei prossimi anni assisteremo a una competizione, diciamo pacifica, magari tra varie società che organizzeranno spedizioni sulla luna. Ci sarà magari del turismo lunare….chissà, gente che andrà sulla luna a fare un viaggio. Staremo a vedere…
Bene termino qui, ho fatto solo un accenno a tutto quello che si potrebbe dire su questo argomento, magari, in futuro lo riprenderò.
Approfitto dell’occasione, visto che tra qualche giorno è Natale, per fare a tutti voi, gli auguri, per un Natale sereno. Ciaooo.
Rispondi alle domande:
1 – chi era Artemis nella mitologia greca?
- La figlia di Apollo
- La sorella di Apollo
- La zia di Apollo
2- Quando è avvenuta l’ultima missione Apollo?
- Nel 1969
- Nel 1970
- Nel 1972
3- Come si chiamava il missile delle missioni Apollo?
- Falcon
- Saturn 5
- Saturn 8
4- Perché la missione è stata rinviata la prima volta?
- Per problemi al sistema di alimentazione
- Per problemi ai motori
- Per problemi alla navetta
5- Perché la missione è stata rinviata le altre due volte?
- Per un temporale
- Per la pioggia
- Per il forte vento
6- Che cosa ha inventato, tra tutte le altre cose, Tesla?
- Un dispositivo per trasmettere onde radio
- Un dispositivo per comandare a distanza una radio
- Un dispositivo per comandare a distanza un motore
7- Cosa ha fatto la navicella Orion?
- Ha fatto un giro intorno alla luna
- E’ passata vicino alla luna ed è tornata indietro
- Ha circumnavigato la luna diverse volte
8- Cosa produce l’attrito con l’atmosfera terrestre al rientro?
- Un forte riscaldamento della navicella
- Un fortissimo riscaldamento della navicella
- Un fortissimo riscaldamento dello scudo termico
9- Perché a un certo punto della discesa si aprono i paracadute?
- Per guidare la discesa della navicella in un punto
- Per diminuire la velocità
- Per raffreddare la navetta
10- Che cosa ha realizzato l’ESA (ente spaziale europeo)?
- Il modulo di servizio
- I pannelli solari
- Il motore del modulo di servizio
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