130 Il PIEMONTE E LA VAL D’AOSTA

 

Ciao a tutti…..sono Marco e sono qua per aiutarti a migliorare il tuo italiano. Per chi magari è la prima volta che ascolta il podcast vorrei dire che gli argomenti che tratto normalmente sono molto vari. Ci sono podcast di storia, di politica, di scienza, ci sono aneddoti della mia vita insomma c’è un po’ di tutto. Ultimamente ci sono anche degli esercizi da fare. Sul mio sito web Italiano per stranieri con Marco si possono trovare un po’ di testi relativi ai podcast. Alcuni non tutti. Pian piano ne pubblicherò ancora.

Bisogna andare nella sezione dedicata appunto ai podcast. Per il momento non sono in ordine di numero, bisogna cercare un po’.

Il testo di questo podcast lo trovate quindi sul mio sito.

 Il livello di questo podcast è diciamo…intermedio.

Bene oggi parlerò un po’ di geografia, nel senso che descriverò un po’ due regioni italiane. Il Piemonte e la Val D’Aosta. In un altro podcast ho descritto la Lombardia. Un po’ alla volta descriverò altre regioni d’Italia, ovviamente quelle che conosco bene. Alla fine ci sarà anche un brevissimo aneddoto.

Bene cominciamo…

Queste due regioni sono confinanti tra di loro. La Val D’Aosta è al confine con la Francia e la Svizzera e, in Italia, confina solo con il Piemonte.

Si trovano ambedue (cioè tutte e due si dice, sia l’una che l’altra) nel nord ovest dell’Italia. La prima è molto estesa, grande, la seconda è piccola e completamente montuosa, ed è una regione autonoma, cioè ha uno statuto speciale, come la Sicilia e il Trentino Alto Adige. Le regioni a statuto speciale hanno in pratica un autonomia soprattutto fiscale, cioè sostanzialmente pagano meno tasse allo stato centrale.

La denominazione (cioè il nome) Piemonte deriva da “piedmont”, cioè ai piedi dei monti mentre la Valle d’Aosta prende il nome dal suo capoluogo, Aosta appunto. Il capoluogo del Piemonte è invece Torino. Il capoluogo in Italia è diciamo la città più importante di una regione. Il capoluogo della Toscana è Firenze ad esempio e così via.

Il Piemonte confina con la Francia, la Svizzera e, all’interno dell’Italia con la Lombardia e la Liguria. E’ molto grande e abbastanza popolato. Ci sono infatti oltre cinque milioni di abitanti, molte citta, paesi e montagne.

Il territorio del Piemonte è diviso in due parti….forse tre, una è totalmente montuosa e  si estende dal lago Maggiore, al confine con la Lombardia, fino al confine con la Liguria regione che si affaccia sul mare Mediterraneo, o meglio, su quella parte del mare mediterraneo che si chiama mar Tirreno.

Un’altra parte è collinosa e una parte pianeggiante.

In Piemonte nasce (cioè incomincia il suo corso, ha la sua fonte) il fiume più lungo d’Italia, il Po.

La parte del Piemonte più frequentata dai turisti è quella del lago Maggiore e delle montagne. Località sul lago come Stresa e Arona sono famose e frequentate da molti vacanzieri che arrivano dal nord Europa. Ogni tanto io e mia moglie andiamo a trovare degli amici che hanno una roulotte in un grande campeggio a Castelletto Ticino, un paesino sulle rive del lago Maggiore. Lì ci sono infatti molte famiglie tedesche, olandesi francesi, danesi che trascorrono le vacanze estive. In estate il clima è bello, nel campeggio c’è una piscina, giochi per i bambini, una spiaggia e le famiglie si trovano bene.

Il lago Maggiore è per la gran parte circondato da montagne anche se non tanto alte.

Spostandoci verso sud ovest troviamo poi le montagne vere e proprie; ci sono i monti più alti delle Alpi, tra tutte il Monte Rosa, a me particolarmente caro e che conosco molto bene. Lì c’è il rifugio alpino più alto d’Europa, il Regina Margerita. Ma la montagna più alta è il Monte Bianco, in Val D’Aosta, che con i suoi 4800 metri è la vetta più alta dell’Europa. Molte sono le località montane famose e frequentate sia da italiani che da stranieri. Ci sono impianti per sciare molto estesi e organizzati. Citta come Alagna, Cuormayer, e Cervinia sono molto gettonate dagli sciatori che apprezzano le grandi piste e gli impianti di risalita.

In Piemonte ci sono dei “passi” e delle lunghe gallerie che collegano l’Italia con la Francia e la Svizzera. Il più lungo è la galleria del Monte Bianco. Lunga oltre 30 km.

In Piemonte c’è anche un’estesa e ordinata campagna pianeggiante dove viene coltivato il riso, ci sono le risaie, campi che vengono allagati (cioè coperti completamente dall’acqua). In queste marcite (si chiamano così, marcite) è coltivato il riso. A volte noi andiamo appositamente (cioè di proposito, andiamo lì proprio per fare questa cosa) a comperare il riso nelle aziende locali (si chiamano riserie).

Spesso sono edifici antichi, molto rurali, caratteristici, a volte fatti di mattoni rossi e pietre con grandi cortili e case vecchie, non sembra di essere nel 2022. Ma è bello così. A volte le persone hanno un tipico accento piemontese nella parlata cosa che noi avvertiamo subito ma che ci piace. Quando andiamo lì poi comperiamo anche altre cose in qualche negozio locale.

 I coltivatori vendono il riso anche ai privati in sacchi da cinque chili. Di solito comperiamo una qualità che resiste alla cottura, non si sfalda, diciamo noi (sfaldarsi significa perdere la consistenza)  e comperiamo il riso integrale (cioè non bianco, ma con ancora attorno una parte dell’involucro più scuro).

Si fanno ottimi risotti e il riso integrale lo condiamo con verdure varie. In quelle occasioni ci fermiamo in alcune trattorie (ce ne sono ancora anche se non è facile trovarle) a mangiare. E’ una gita di una giornata.

Un’altra zona molto apprezzata in questa regione è costituita dalla fascia collinare, il Monferrato e le Langhe. Sono due parti di questa regione che assomigliano un po’ alla Toscana. Ci sono delle basse colline con molti vigneti e borghi caratteristici, campagna, agriturismi e si trovano ristoranti dove si può mangiare bene a prezzi abbastanza convenienti. I vini piemontesi sono molto famosi: il barbera, il barolo, il gattinara. Questi vini, a volte, prendono il nome dai relativi paesi.

La viticoltura in Piemonte ha un origine molto antica, risale infatti al sesto secolo AC. A quell’epoca le popolazioni celtiche e liguri coltivavano l’uva e producevano vino.

 Sono paesi suggestivi, antichi e rurali. A volte un po’ fuori dal tempo. Soprattutto durante la vendemmia (la raccolta dell’uva), ma anche in altri periodi è bello viaggiare in mezzo al verde sulle colline, lontano dal traffico delle città. E’ rilassante. In queste località si possono fare interessanti “degustazioni” di vini locali. Alcuni agriturismi organizzano appunto degli assaggi di vari tipi di vini. (degustare significa provare vari tipi di vini, o anche cibo, in piccole quantità).

Qualche anno fa ho partecipato con degli amici a uno di questi “eventi” (ora si chiamano così). Siamo andati in un paesino, credo fosse Gattinara ma non ne sono certo. Siamo arrivati all’agriturismo alla sera, verso le sette. Ci hanno accolto due sommelier (i sommelier sono gli esperti di vini). Ci hanno fatto accomodare in una caratteristica cantina, molto ben tenuta. Era estate e mentre all’esterno faceva caldo, nella cantina la temperatura era gradevole. Eravamo forse trenta persone, ognuno aveva il proprio posto contrassegnato da un cartellino con il nome. Su un tavolo in legno molto lungo e non molto largo c’erano dei piatti e varie bottiglie di vino. Abbiamo anche mangiato, cose leggere, affettati del posto, cioè prosciutto e salame, ma soprattutto formaggi. I sommelier ci hanno servito diversi assaggi di vini. Dai bianchi leggeri ai rossi più corposi e con gradazione alcoolica più alta. Tra una degustazione e l’altra ognuno poteva assaggiare i formaggi sparsi sulla tavola. In fatti l’abbinamento tra il gusto del formaggio e quello del vino è un ottima cosa. I sommelier, a volte, usavano termini un po’ strani, esotici e inconsueti, originali, a volte incomprensibili: vino fresco, vivo, acidulo oppure secco, rotondo…morbido, pastoso o abboccato, amabile o liquoroso. Spesso a dir la verità io avevo difficoltà a capire fino in fondo le descrizioni. Non capivo un vino…rotondo…(rotonda è una sfera, un pallone…) ma capivo le differenze tra i vari vini.

C’erano vini descritti come eleganti, fruttati e armoniosi, descrizione fantasiosa forse però anche appropriata. In effetti alcuni vini avevamo aromi particolari.

Capivo la differenza tra un vino secco e uno amabile, più dolce, capivo la differenza tra i vini più alcolici e quelli meno. Non ho capito quando il sommelier ci ha detto che un vino era suadente…o elegante (elegante significa una persona ben vestita e dai bei modi) ma un vino…ho capito la differenza tra un vino corposo e uno più leggero. Ovviamente tutti i vini che abbiamo assaggiato erano di ottima qualità e quindi avevano tutti caratteristiche elevate.

Va beh, tutti ascoltavamo le descrizioni dei sommelier a volte molto professionali e comunque abbiamo imparato molte cose…e  abbiamo bevuto del buon vino. Da quella volta sono stato in grado di apprezzare maggiormente la qualità dei vini che si comperano e al di là degli aggettivi come detto a volte un po’ “strampalati” che usavano i sommelier è stata un ottima esperienza per chi vuole imparare ad apprezzare i vini. (strampalati significa molto strane, a volte incomprensibli).

Un’altra caratteristica in riferimento al cibo, del Piemonte, sono i dolci. Tipici sono i dolci detti “mignon” piccoli bignè di derivazione francese. Il Piemonte, data la vicinanza, ha sempre sentito un po’ l’influenza della Francia. Tra i dolci famosi sono i Krumiri di Casale Monferrato. Non posso non citare i “baci di dama”. Gli italiani sono fantasiosi nei nomi che danno a volta alle cose e quindi anche ai dolci. Baci di dama, in pratica due specie di biscotti morbidi con in mezzo della crema di cioccolato, squisiti! Provateli, baci di dama.

Arriviamo al cioccolato con i gianduiotti, morbidi e suadenti, gustosi, dolci al punto giusto e delicati e che lasciano un gusto corposo e permanente. Va beh…avete capito che mi piacciono…ho voluto usare dei termini presi dai vini…e dai sommellier…voglio ricordare che in Piemonte è nata e ha la sede principale ancora oggi ad Alba, il gruppo Ferrero, la più grane multinazionale dei dolci al mondo, famosa per la nutella, per i Ferrero rocher e tanti altri prodotti. E’ tutt’ora uno diciamo degli orgogli della industria alimentare italiana nel mondo. Ho letto recentemente che la Ferrero ha acquisito un azienda degli stati uniti, la Welles Enterprise grande produttrice di gelati negli USA.

Cambiando registro (cioè argomento) ricordiamo che anche dal punto di vista industriale il Piemonte vanta nomi importanti come Fiat, oggi parte del gruppo Stellantis, la grande casa automobilistica d’Italia nata a Torino con la famiglia Agnelli.

In Piemonte è nata e opera ancora (anche se in settori un po’ differenti) la Olivetti una delle prime aziende al mondo ad aver costruito un computer e la cui tecnologia è stati poi venduta agli Stati Uniti.

La Val d’Aosta ha una vocazione (cioè è per la gran parte) più turistica. Ci sono famose località come Courmayeur, Cervinia e la stessa Aosta che attirano molti visitatori sia in inverno che in estate. Ci sono    anche parecchi castelli che vale la pena visitare. Famoso il castello di Fenis, grandioso e imponente.

 In tutti i comparti sciistici (cioè le zone in cui si scia) si pratica lo sci alpino (quello in cui si sale in alto, con una seggiovia o funivia o ovovia e poi si scende lungo le piste). Le seggiovie sono quelle più corte e basse e hanno dei seggiolini su cui si siedono di solito tre o quattro persone che salgono e si siedono co gli sci attaccati agli scarponi. Quando si arriva in alto, alla fine del percorso bisogna in pratica saltare giù velocemente dal seggiolino………

Portano in alto all’inizio di una pista o di più piste. Le funivie sono impianti di risalita molto più grandi con due cabine in cui ci possono stare anche trenta persone e portano in posti da cui poi si possono prendere poi seggiovie o gli skylift (noi li chiamiamo così, con termine non italiano, la traduzione sarebbe ascensori per gli sci…ma per noi sarebbe ridicolo chiamarli così..) A volte noi adottiamo termini stranieri quando ci piacciono e ci sembrano utili, senza esagerare, personalmente la trovo una cosa simpatica…non siamo nazionalisti della lingua.

Le ovovie (si chiamano così perché le piccole cabine chiuse hanno un po’ la forma di un uovo) sono invece impianti di risalita con dei…contenitori…piccole cabine…attaccate a una fune di acciaio portante in cui ci stanno di solito non più di quattro persone.

In Val d’Aosta si pratica quindi come detto lo sci alpino, ma anche lo sci alpinismo (quello in cui si sale in alto senza usare, di solito, gli impianti e si fanno i “fuori pista” (cioè si scia nella neve fresca, cioè quella in cui nessuna ha ancora sciato, magari un po’ in mezzo ai boschi. Sport molto bello ma a volta pericoloso a causa delle valanghe da praticare quindi con moltissima prudenza.)

Si pratica ovviamente anche lo sci da fondo, cioè quello in cui no si va diciamo in pista su grandi discese, ma si “cammina” un po’ con gli sci. Si va su dei circuiti a volte pianeggianti o con poca pendenza. Bello ma molto faticoso. Anch’io l’ ho praticato qualche volta e vi assicuro che bisogna avere fiato (cioè essere allenati) e buone gambe.

Parlando di sci, vi racconto un piccolo aneddoto. Dunque eravamo in una località di montagna, in Val Senales e alcuni amici, esperti sciatori hanno deciso di fare una sciata su un ghiacciaio, era la fine dell’inverno. Dopo molti tentennamenti e indecisioni ho deciso di partecipare anche io. Non sono mai stato un gran sciatore e allora non lo ero. Non avevo mai sciato su un ghiacciaio.

Bene siamo arrivati in cima alla pista con una funivia. Tutti erano contenti di sciare lì. Quando mi sono affacciato all’inizio della pista, per poco non sono caduto a terra. Era una pista lunghissima, non si vedeva la fina, sembrava una pista sui cui si fanno le gare di discesa libera. Ripida, ripidissima larga ma con grandi curve…avrei voluto tornare indietro e dire…ragazzi non me la sento.

L’orgoglio, la paura di fare una brutta figura con gli amici…più esperti, la voglia di mettermi alla prova, la paura di cadere, la voglia di dimostrare a me stesso che ce la potevo fare.

Eravamo in cinque. Tre dei miei amici sono partiti alla grande scendendo in velocità e praticamente son…diciamo spariti. Una mia amica ha incominciato la discesa dicendomi che mi avrebbe aspettato in fondo al primo pezzo. Io ero come ho detto…terrorizzato.

Mi sono fatto coraggio, mi sono buttato…giù per la discesa. Dopo un centinaio di metri mi sono accorto che, nonostante la difficoltà, ce la potevo fare. Mi sono concentrato al massimo, facendo molte curve per rallentare la velocità. Di fianco a me vedevo gente che scendeva velocissima, con gli sci perfettamente uniti e paralleli. Io scendevo con gli sci un po’…larghi diciamo. Però ce la stavo facendo. Le gambe tenevano, con delle larghissime curve e andando da una parte all’altra della pista, ho raggiunto la mia amica.

Mi sono fermato, appoggiandomi sulla racchette, avevo il fiatone, respiravo un npo’ a fatica. Ho parlato un po’ con la mia amica che ha capito la mia difficoltà.

“com’è andata…ce l’hai fatta dai…non è poi così difficile”

“Beh è andata abbastanza bene, ho cercato di rallentare con delle curve”

“ho visto…ho visto, hai fatto…bene”, la mia amica sorrideva.

“Ma dove sono gli altri?”

“Eh non lo so, non li ho più visti…sono andati giù”. Maria guardava verso l’altro tratto della pista. Io mi sono avvicinato a lei e ho dato un’occhiata alla pista. Il pezzo che ci aspettava era più ripido.

“Andiamo dai vado avanti adagio, tu seguimi”

“Vai vai io arrivo…ti seguo”.  Il cuore batteva forte. Ho sterro i denti e mi sono lanciato verso il basso.

Il primo tratto era ripido, ma con la mia tecnica delle curve sono riuscito a frenare la velocità e tutto è andato bene. dopo qualche minuto ho raggiunto la mia amica che si era fermata ad aspettarmi.

“Bene vedo che vai bene…adesso c’è un pezzo un po’ lungo poi c’è un pezzo piano e poi siamo arrivati…vado seguimi”

“Ok vai vai…”

Maria è scesa veloce a sci uniti, era bravissima. Dopo cento metri però si è fermata, si è voltata verso di me gridando a squarcia gola (cioè gridando molto forte)

“Attento Marco ci son dei pezzi ghiacciati…”

Io ero già partito, sempre curvando di continuo…l’avvertimento è stato provvidenziale. Infatti ad un certo punto sono arrivato in una zona in cui la pista era totalmente ghiacciata, la neve durissima aveva in certi punti la superficie completamente ghiacciata, una lastra durissima. Ma io, avvertito dalla mia amica, ho frenato in tempo, mettendo gli sci a spazzaneve, (cioè con le punte unite e le code degli sci allargate) una cosa da principianti, ma utilissima in quel frangente (in quella occasione, in quel momento), mi sono quasi fermato, scendendo lentamente, con le gambe rigide come due pezzi di legno, curvando e curvando ancora, mente altri sciatori, velocissimi mi superavano a destra e a sinistra. Un momento…direi un po’ tragico…per me, forse divertente per chi mi vedeva. Però ce l’ho fatta, non sono mai caduto, non mi sono fermato, ho continuato la discesa e una volta superata la zona ghiacciata ho ripreso la lenta ma sicura discesa a zig zag.

L’ultimo pezzo è stato più facile e rilassante, meno ripido, la neve era più soffice e mi sono lasciato un po’ andare, prendendo un po’ velocità sono arrivato alla fine della pista dove gli altri ci aspettavano…da un po’ Alla fine mi sono comunque divertito…poi qualcuno mi ha detto che era una pista…nera. Il tipo più difficile.

Va beh comunque ce l’ho fatta e ne ero un po’ orgoglioso.

Ma non ho mai più fatto una pista nera.

 DOMANDE:

Dove si trova il Piemonte?

a) Nel nord est

b) nel nord ovest

c) n al confine con l’Austria.

Dov’è la Val d’Aosta?

a) attaccata al Piemonte

b) a nord del Piemonte

c) a sud del Piemonte.

Il Piemonte è :

a) piccolo

b) molto esteso

c) di media grandezza

Il Piemonte è diviso in due quante zone?

a) due

b)  tre

c) quattro

In Piemonte c’è la sorgente di un fiume che si chiama:

a) Adige

b) Ticino

c) Po

In Piemonte si coltiva:

a) il frumento

b) il mais

c) il riso

In Piemonte c’è:

a) il monte più alto dell’Europa

b) il rifugio più alto d’Europa

c) il lago più grande d’Italia

In Val d’Aosta ci sono:

a) tanti rifugi

b) tanti castelli

c) tante industrie

In Piemonte ci sono:

a) tante industrie di elettronica

b) tante industrie automobilistiche

c) una multinazionale