137 LA LIGURIA
Ciao a tutti sono Marco e come al solito sono qua per aiutarti a migliorare il tuo italiano, mi puoi trovare anche su Italiano per stranieri con Marco.
Bene, oggi vorrei parlare di una regione, ho già descritto alcune regioni dell’Italia, la Lombardia, il Piemonte…e oggi voglio parlare di un altra regione del nord Italia che è la Liguria.
dunque…
La Liguria è una regione situata un po’ come il Piemonte, nel nord ovest dell’Italia. Si affaccia sul mar Tirreno e ha una forma diciamo particolare. E’ una specie di arco che a ovest confina con la Francia, a nord con il Piemonte e a est confina con la Toscana e l’Emilia Romagna. A sud c’è invece solo il mare e infatti tutte le città più importanti di questa regione sono sul mare. Il capoluogo della Liguria è Genova, città famosa ovviamente per il suo porto, uno dei più importanti d’Italia. Il suo territorio è in pratica totalmente montuoso. In Liguria c’è la congiunzione di due catene montuose dell’Italia, le Alpi e gli Appennini. Gli Appennini infatti iniziano proprio in Liguria e si estendono prima verso est e poi verso sud. In tutta l’Italia. Vale la pena, prima di parlare un po’ dell’economia della Liguria, di parlare un po’ della sua storia. Infatti le popolazioni liguri sono tra le più antiche d’Italia. Questo è, secondo me, comprensibile. Oggi come nell’antichità, il clima della Liguria diciamo che è mite, gli inverni non sono freddi e d’estate non fa troppo caldo. Sicuramente la Liguria era già abitata in epoca preistorica in pratica da un popolo che alcuni studiosi ritengono proveniente dalla Spagna mentre altri studiosi ritengono che i liguri siano un popolo ancora più antico.
Sta di fatto che il popolo dei liguri era un popolo in pratica di guerrieri molto abili che, per un certo periodo, il popolo ligure era presente non solo in Liguria ma anche in Piemonte, in Toscana e addirittura in Francia. I liguri sono poi venuti in contatto con gli Etruschi un antico popolo dell’Italia pre romana (si chiama Italia pre romana, l’Italia prima della fondazione di Roma o comunque del suo dominio). I liguri furono poi sottomessi da romani che, come sappiamo, hanno poi conquistato tutta l’Italia con molte guerre contro tutti i popoli che vi abitavano.
Dal punto di vista storico le vicende della Liguria sono sempre state legate ovviamente, a quelle di Genova. Genova è stata per molti anni una Repubblica Marinara.
In pratica le Repubbliche marinare sono state delle città e cioè: Genova, Amalfi, Venezia, Pisa, e altre che per alcuni secoli, hanno dominato i commerci in tutto il mediterraneo. Spesso, come capita, erano in guerra tra di loro e anche con gli arabi. Tutte ovviamente avevano delle navi molto grandi e degli eserciti.
La Liguria ha un economia in cui il turismo, ovviamente, ha un ruolo fondamentale. Ci sono posti come le cinque terre o come tanti piccoli paesi lungo la costa che erano mete turistiche già negli anni 20 del secolo scorso. Ma ancora prima.
In realtà il turismo in Liguria ha una storia abbastanza particolare. Infatti Sanremo, famso per il festival che c’è appena stato, un piccolo paese sulla riviera di ponente, ecco la riviera di ponente è quella ad ovest è molto datato. Infatti una regina dell’impero russo già nel 1800 frequentava questa località, si trattava di Marina Alexandrova, di origine danese ma che aveva sposato il figlio di uno zar russo.
In seguito molti ricchi russi hanno trascorso le vacanze estive in Liguria…infatti proprio a Sanremo esiste una chiesa ortodossa infatti, ad un certo punto, considerato che molti appunto ricchi russi venivano spesso a Sanremo nacque l’idea di costruire una chiesa ortodossa verso la fine del 1800. I lavori iniziarono però solo nel 1912 e la chiesa venne consacrata aperta al culto, alla fine del 1913 anche se i lavori furono ultimati successivamente.
E’ una chiesa molto bella dalla tipica architettura russo ortodossa con le cupole arrotondate, un po’ bombate, a bulbo si dice, con una croce sulla cima. E’ stata da un po’ di tempo restaurata ed ora si possono ammirare i colori: il verde delle quattro cupole laterali, il rosso di alcune parti della facciata molto elaborata con pezzi azzurri e marroni e con delle cornici.
Comunque già a metà ottocento e poi nei primi anni del novecento del secolo scorso molti ricchi inglesi frequentavano la riviera ligure ovviamente per godersi un po’ il clima della regione. Anche località come Alassio, Bordighera e altre erano già note e frequentate. Come detto erano soprattutto turisti ricchi, inglesi in particolare che venivano i Liguria in inverno. Poi negli anni successivi c’è stato un notevole sviluppo delle costruzioni e al giorno d’oggi la Liguria è molto urbanizzata, ci sono moltissimi alberghi e seconde case per le vacanze. La gran parte della popolazione ovviamente, vive ora lungo la costa. Al contrario molti piccoli paesi all’interno si sono in parte spopolati e in alcuni casi sono abbandonati, però recentemente c’è stata una un po’ una riscoperta di questi borghi.
Io conosco abbastanza bene la Liguria, quand’ero ragazzino, quindi negli anni sessanta la mia famiglia , come molte altre famiglie lombarde, trascorreva le vacanze appunto in Liguria, al mare.
Andavamo in una località che si chiamava Lavagna (la lavagna è anche il nome che indica quello specie di schermo che si usa nelle scuole e sui cui si scrive con il gesso, di solito bianco).
Dunque Lavagna è’ un piccolo paese con una spiaggia piccola e abbastanza sassosa non c’è la sabbia. Ce n’è poca…
Saremo andati lì forse due o tre anni non ricordo esattamente. Quindi la mia prima esperienza turistica è stata il mare della Liguria. Di quelle vacanze ricordo in aprticolare una specie di rito che allora si faceva. (il rito è una cosa che si fa in un certo modo che ha delle procedure) sto parlando delle sabbiature.
Dunque vi spiego: allora io soffrivo un po’ di reumatismi (cioè dolori alle ginocchia, alle ossa). Ecco uno dei rimedi di allora, erano le sabbiature, in pratica ci si distendeva sulla sabbia e si veniva ricoperti da altra sabbia, molto calda, venivano interamente ricoperte le gambe. E si doveva stare lì, con la sabbia bollente sulle gambe, per un po’ per forse…mezz’ora…non ricordo esattamente. Ma ricordo il caldo che c’era sotto la sabbia.
Mi ricordo che allora si usava una specie di materasso di plastica e che si gonfiava con l’ aria. Ci si sdraiava sopra e si andava in acqua. Però non era prudente allontanarsi troppo dalla riva per chi non sapeva nuotare, ed io appunto non sapevo nuotare e quindi stavo vicino alla spiaggia. Io usavo, a volte, anche il salvagente; a dire la verità non mi piaceva molto usarlo, preferivo stare dove si toccava il fondo senza il salvagente.
Eravamo negli anni sessanta, credo nel 1965/66, il turismo al mare era già abbastanza sviluppato. C’era tanta gente e gli ombrelloni erano molto vicini gli uni agli altri anche perchè in Liguria le spiagge non sono molto larghe. Uno dei passatempi di allora dei ragazzi era raccogliere le conchiglie. Sulla spiaggia se ne trovavano tante, di varie fogge e dimensioni. Mi piaceva anche raccogliere sassolini. Anche di quelli ce n’erano moltissimi. Piccoli, lisci, levigati dalle onde del mare, colorati, mi piacevano un sacco. A volte andavamo a cercare granchi, in mezzo alle rocce o ai blocchi di cemento che c’erano in certi punti della spiaggia, vicino ai moli, facevano da frangiflutti, cioè proteggevano la spiaggia dalle mareggiate. Infatti quando il mare è grosso, cioè ci sono onde alte e vento, la forza del mare può distruggere la spiaggia, asportando la poca sabbia che c’è. Per questo motivo a volte, forse anche adesso, la sabbia veniva portata lì con delle ruspe. E quindi, comunque, bisognava proteggerla.
Negli anni successivi siamo andati molte volte al mare soprattutto in una cittadina, Loano.
Una volta siamo andati anche in un paesino all’interno, Dolceacqua. Già il nome….Dolceacqua.
Un piccolissimo borgo di origine medioevale, datato 1151, è infatti di quell’anno un documento che cita questo borgo dove i duchi di Ventimiglia , una località ligure al confine con la Francia, fecero costruire diciamo il pezzo iniziale del castello, a Dolceacuq c’è un castello, non molto grande ma caratteristico, che esiste ancora a Dolceacqua. Successivamente il castello passò ai Doria una famiglia molto importante e influente di Genova. Siamo al tempo delle signorie e la famiglia Doria con molti suoi esponenti, tra cui, tra tutti spicca Andrea Doria, occupa un posto importante nella storia di Genova e della Liguria. Molti sono i Dogi della famiglia Doria a Genova durante il periodo della Repubblica marinara.
Ecco il castello di Dolceacqua e tutto il borgo medioevale sono secondo me molto belli da visitare, ci sono delle stradine, dette carrugi, strette che formano un insieme di costruzioni, case e piccoli negozi con passaggi a volte molto stretti. Caratteristico è poi il ponte con una sola grande arcata di trentatré metri che attraversa il torrente c’è un torrente… e che collega la parte più antica del paese a quella più recente.
E’ un ponte di origine romana ma quello attuale è stato ricostruito in anni più recenti, recenti per modo di dire.. risale al mille e quattrocento… quindi ha seicento anni.
Dopo varie vicende il castello di Dolceacqua venne assediato dai francesi e in parte distrutto.
Nel 1884 Claude Monet un pittore della scuola degli impressionisti visitò la Liguria e rimase impressionato dalla bellezza di questi luoghi scrisse infatti in un suo diario:
“ il luogo è superbo, vi è un ponte che è un gioiello di leggerezza” ed è vero, se voi guardate le foto, le trovare facilmente in internet di questo ponte è veramente bello. Tutto in pietra ad arcata unica è stato costruito come detto, nel 1400 sulle rovine di un ponte romano precedente. Ha una tipica arcata di alcuni ponti di origine romana, detta un’arcata, a schiena d’asino, perché appunto la sua forma assomiglia un po’ alla schiena di un asino, un animale diffuso più che altro nel passato e usato dall’uomo come un cavallo per trasportare i materiali.
Vorrei concludere questa mia piccola e breve descrizione della Liguria, con una nota gastronomica, dunque se vi capita di andare in Liguria o comunque in Italia, non perdetevi una buona focaccia ligure tipica in tutta la regione, e non posso non citare un piatto che anche noi mangiamo abbastanza spesso.
Sto parlando delle trofie al pesto. Le trofie sono un tipo di pasta molto piccola, a pezzettini direi che va condita col il famoso pesto alla ligure, fatto con olio, basilico, pinoli e formaggio pecorino. Il tutto viene tradizionalmente diciamo, pestato, cioè triturato fatto a pezzi piccoli, in un attrezzo da cucina che si chiama appunto pestello. Ovviamente si può trovare già pronto ma è comunque ottimo.
Di cose da dire sulla Liguria ce ne sarebbero molte e un solo podcast di sicuro non può bastare. Ma se venite in Italia è una regione che merita una visita. Ma come del resto tutte le altre, tutte le altre regioni. L’Italia è fatta così….
Saluti a tutti.