163 Il LESSICO DELL’AUTOMOBILE.

Ciao a tutti sono Marco…

Bene spero che stiate tutti bene qua nella mia città è arrivato un po’ l’autunno oggi è il tre di ottobre però non fa freddo, le temperature sono ancora direi abbastanza alte considerata la stagione. ormai mi sa che dobbiamo abituarci.

Oggi in questo podcast voglio riprendere un po’ quello che ho fatto in un altro podcast, quando ho prlato un po’ del lessico della casa.

in questo podcast parlerò del lessico cioè dei termini8 che si usano quando parliamo di un automobile.

Incominciamo.

Quando saliamo su un automobile o guardiamo un automobile ci sono un sacco di cose che vediamo, che usiamo, cose che hanno nomi specifici. Ora ne vedremo un po’. Cominciamo a descrivere un auto dall’esterno. Dunque la parte davanti della macchina ha diversi nomi. Abbiamo innanzitutto il cofano che copre il motore. Il cofano si può ovviamente aprire, si può alzare con una specie levetta che è all’interno dell’auto. Muovendo la levetta all’interno si fa scattare un meccanismo che in praticaconsente poi di alzare il cofano. Nella parte davanti dell’auto abbiamo poi il paraurti che ormai in tutte le macchine è in vetroresina un tipo di plastica e non serve a parare gli urti ma è solo una finitura dell’auto.

Ecco a proposito del paraurti, l’anno scorso ho fatto un piccolo incidente con l’auto. Ve lo descrivo un attimo. Ero a uno stop e, prima di uscire diciamo dallo stop ho guardato sia a destra che a sinistra, ma siccome la strada era un po’ in curva e non si vedeva bene, non mi sono accorto che da sinistra arrivava un auto.

Secondo me arrivava molto forte, cioè andava veloce. Fatto sta che io l’ho tamponata, cioè con il muso, il davanti della mia macchina ho strisciato la portiera anteriore destra della macchina. In realtà i danni che ho provocato all’altra macchina sono stati minimi, un grosso graffio diciamo sulla fiancata dell’auto niente di più.

Però il mio, chiamiamolo così, paraurti si è distrutto, e si è staccato dalla macchina, in parte. La parte sinistra quella che ha toccato la fiancata dell’altra auto si è rotta. E’ fatta di vetroresina, come ho detto.

Alla fine della fiera il danno per me è stato di quasi ottocento euro. E il paraurti non ha parato un bel niente. Ma ormai tutte le auto sono fatte così, anche perché le case automobilistiche hanno dei grossi margini sui pezzi di ricambio.

Bene continuiamo.

 Ovviamente davanti alla macchina ci sono i fari, le luci che si usano quando è buio. Sono in genere di tre o quattro tipi. Ci sono le luci di posizione, dei piccoli faretti che servono solo a far vedere l’auto al buio, ma non illuminano la strada. Per questo ci sono i fari che sono anabbaglianti, più deboli, e abbaglianti più forti. Questi fari, gli abbaglianti sono quelli che non si devono mai usare quando di fronte a noi sta arrivando un auto, perché al buio possono appunto abbagliare, cioè impedire a chi sta arrivando dall’altra parte di vedere.

Il guidatore resta abbagliato dalla luce dei fari, e ciò ovviamente può essere molto pericoloso. Alcune auto hanno  anche i faretti antinebbia che servono appunto in caso di nebbia e illuminano la strada in basso, sono molto utili  ovviamente quando la nebbia è fitta. Ai lati della macchina ci sono le frecce direzionali che usiamo quando vogliamo indicare agli altri automobilisti che vogliamo cambiare direzione, vogliamo andare a destra o a sinistra.

Sul davanti della macchina, c’è anche la mascherina che serve al motore per prendere aria quando l’auto sta andando. L’aria serve a raffreddare l’acqua che circola nel radiatore. 

Sul davanti della macchina c’è anche quella che in Italia chiamamo la targa. La targa è un identificativo un numero e alcune  lettere che identificano l’automobile. viene usata quando ad esempio un vigile da una multa, allora si prende il numero della targa. Con il nuemero della targa si identifica chi è il proprietario della macchina.

Bene ritorniamo al motore…

L’acqua che c’è nel motore ovviamente seve poi a raffreddare il motore. Ogni tanto bisogna controllare che il liquido di raffreddamento sia livello giusto nel contenitore che c’è vicino al motore. Il liquido è un misto di acqua e un elemento che impedisce all’acqua di congelare in inverno. Infatti se il liquido che deve raffreddare il motore congelasse, non potrebbe più circolare e non raffredderebbe più il motore che rischierebbe di fondere per la temperatura troppo elevata. Quindi mi raccomando ogni tanto fate controllare il livello di questo liquido! E’ importante!

Ecco a proposito di questo, l’anno scorso, credo che fosse novembre o ottobre, non ricordo il mese, sono rimasto, si dice “per strada” con la macchina di mio figlio. Infatti da qualche giorno la sua macchina non funzionava bene, l’acqua del radiatore andava in ebollizione, cioè l’acqua del motore non si raffreddava bene. come ho detto questa cosa è pericolosa perchè il motore può danneggiarsi in modo irreparabile.

Irreparabile vuol dire che non si può più aggiustare o comunque che aggiustarlo costerebbe molto.

Bene il ero in giro appunto con la sua macchina e a un certo punto ho incominciato a vedere che la spia, sul cruscotto dell’auto, quella che segnala la temperatura dell’acqua, era sul rosso. E si è accesa una spia di pericolo per il motore. Mi sono fermato subito. Il problema è che non ero in città ma in mezzo ai boschi. Ho accostato, cioè ho parcheggiato l’auto lungo la strada, sulla destra, cercando di non dare fastidio alle altre macchine che stavano passando e forse cinquanta metri dietro l’auto ho messo il triangolo di pericolo, quello che serve per indicare che si è fermi perché l’auto è guasta e non va più.

Io ho aperto il cofano e dal motore usciva del fumo, del vapore. Era appunto l’acqua che era a una temperatura troppo alta. Ma questo succedeva perché l’acqua era troppo poca, insomma c’era un guasto nel motore abbastanza grave.

Per fortuna al giorno d’oggi,ci sono i cellulari, così ho potuto chiamare un cugino che abita vicino a me, lui è venuto lì con una contenitore con dell’acqua, e abbiamo aggiunto dell’acqua al radiatore e sono potuto tornare a casa. Il giorno dopo ho portato l’auto in un garage e me l’hanno riparata.

Bene questo era solo un piccolo aneddoto…niente di più…

Ovviamente ogni auto poi  ha banalmente le quattro ruote, quelle davanti si chiamano ruote motrici, cioè sono le ruote collegate al motore. In alcune auto in realtà le ruote collegate al motore sono quelle dietro, le ruote posteriori. Le auto possono quindi essere a trazione anteriore o a trazione posteriore. Alcune auto da fuoristrada hanno tutte e quattro le ruote collegate al motore, si chiamano auto a trazione integrale.

Ovviamente sulle ruote ci sono le gomme, che sono di tipo invernale o estive. Quelle invernali fanno più presa, cioè servono quando c’è la neve o il ghiaccio sulla strada. Quelle estive si usano in primavera ed in estate. Ormai in Italia è uin obbligo cambiare le gomme e avere sempre quelle adatte alla stagione. Esiste anche un tipo di gomma che si chiama quattro stagioni e che non si deve mai sostituire.

Bene all’esterno dell’auto abbiamo poi il parabrezza, cioè il vetro. Si chiama parabrezza perchè la brezza è l’aria che quando si va si sente. In pratica quando noi andiamo in moto ad esempio sentiamo l’aria che ci frena. In realtà la brezza è un tipo di vento non molto forte.

Bene la parte superiore dell’auto si chiama tetto  tettuccio della macchina. A volte si chiama capote, (un termine francese) ma solo quando è movibile come in certe auto sportive. Sul parabrezza ci sono i tergicristalli, che servono, quando piove per farci vedere bene. la parola deriva de detergere che significa pulire quindi detergere i cristali, cioè pulire il vetro della macchina. Ai lati dell’auto ci sono le portiere con i finestrini di vetro e le maniglie per aprirle. Dietro c’è il bagagliaio o baule, dove si mettono le valigie. Il vetro dietro si chiama lunotto posteriore dell’auto. Dietro ci sono ovviamente le luci posteriori e le frecce.

Bene ora entriamo, ci sediamo al posto di guida, davanti a noi abbiamo il volante che serve ovviamente per diciamo direzionare l’auto, per fare le curve. Al centro del volante c’è il clacson, che serve per “suonare” quando serve. Da un po’ di anni sul volante ci sono anche i comandi per la radio, volume sintonia ecc…davanti a noi c’ tutto il cruscotto, di solito nero che va da una parte all’altra dell’auto. Nel cruscotto troviamo : il tachimetro, che ci indica a che velocità stiamo andando, c’è anche il contagiri che serve per vedere a quanti giri al minuto sta girando il motore. Oltre un certo numero di giri il motore non deve andare, se no si rompe, si dice che il motore va in “fuorigiri”. Questo strumento è utile soprattutto per le auto con il cambio manuale, nelle quali accelerando noi possiamo fare salire di giri il motore, e possiamo decidere di cambiare marcia quando vogliamo. Meno utile con il cambio automatico che non consente al guidatore di controllare il numero di giri del motore. 

Bene nel cruscotto vediamo anche l’indicatore della quantità di benzina che c’è nel serbatoio, (c’è anche una “spia” cioè una lucina che si accende quando il carburante è poco). La parola spia indica anche le persone che lavorano diciamo in uno stato per conto di un altro stato per “spiare” quello che si fa, magari durante una guerra, famosissime sono le spie della seconda guerra mondiale.

In tutte le auto c’è anche l’indicatore della temperatura dell’acqua nel radiatore. Nel cruscotto ci sono altri diciamo strumenti, al centro c’è la radio, di solito, ormai da anni integrata nella struttura del cruscotto stesso. Molti anni fa le radio erano “estraibili” perché almeno in Italia c’erano dei ladri che le rubavano e quindi quando si lascava l’auto parcheggiata si “toglieva” la radio.

Infatti non tutti avevano le radio in auto e quindi le radio stesse erano semplicemente inserite in un apposito, vano ed era facilissimo rubarle.

 Alcuni la portavano in giro. Io personalmente non l’ho mai fatto. Mettevo la radio sotto il sedile, così l’eventuale ladro pensava che io l’avessi portata via. Ha sempre funzionato, nessuno mi ha mai rubato la radio. Ricordo che la prima radio che ho avuto su un auto, l’ho installata personalmente collegando e installando gli altoparlanti nelle portiere della macchina. Eravamo negli anni settanta ed era una delle prime radio stereofoniche. Prima le radio non avevano un suono così nitido e alcune avevano solo le onde medie. Ricordo una radio che c’era sulla macchina di mio padre, si sentivano solo stazione in onde medie. Poche stazioni in FM solo la Rai, non c’erano le radio private.

Bene, oltre alla radio ci sono i comandi del condizionatore, se c’è. Si chiamano manopole e ci consentono di decidere se far uscire dalla bocchette aria calda o fredda e di regolare la potenza dell’aria che esce. Si chiamano ”bocchette” appunto le fessure da cui esce l’aria calda o fredda. A proposito “abitacolo” e il termine che si usa per definire l’interno dell’auto. Tra un sedile e l’altro, cioè tra i sedili del guidatore e quello del passeggero a fianco, c’è la leva del cambio (non c’è nelle macchine con il cambio automatico). La parte terminale della leva del cambio, quella che teniamo nella mano, si chiama pomello della leva. Vicino alla leva del cambio in genere c’è un “posto” dove si possono mettere degli oggetti, si chiama vano portaoggetti (io in gene ci metto le chiavi di casa, il telecomando per la porta del garage, moneta per i parcheggi, il cellulare..). a destra davanti al sedile del passeggero c’è un cassettino in cui io metto i documenti della macchina, il libretto istruzioni e manutenzione, l’assicurazione il certificato di proprietà e a volte l’aggeggio per il telepass (che è molto utile perché in Italia ci sono i caselli, solo al nord,) e quindi se non si ha il telepass bisogna fermarsi quando appunto in autostrada ci sono i caselle. Ai caselli c’è una sbarra che impedisce il passaggio. La sbarra si alza solo una volta effettuato il pagamento. Ai caselli bisogna quindi, fermarsi e pagare, di solito con una carta di credito. Con il telepass non ci si ferma. Si rallenta fino a trenta o quaranta all’ora e un lettore a onde radio legge il nostro telepass, cioè riceve il segnale emesso dal dispositivo che c’è sulla macchina, e ci viene addebitata sul conto corrente la somma da pagare. Molto comodo. Ogni tanto succede, ma molto raramente, a me è successo solo una volta, che per qualche motivo il lettore non riceva il segnale emesso dal nostro dispositivo e allora la sbarra non si alza. La volta in cui è successo ho dovuto chiamare un addetto. C’è un pulsante che da la possibilità di parlare tramite un interfono. Il tizio mi ha detto di provare a spostare l’aggeggio che avevo in macchina. In effetti l’ho spostato e il lettore ha funzionato, la sbarra si è subito alzata, problema risolto.

Bene nell’abitacolo dell’auto c’è sempre anche lo specchietto retrovisore che serve per vedere appunto dietro. Sopra lo specchietto c’è un faretto, una luce. Serve per illuminare l’abitacolo, magari di sera dobbiamo leggere un documento o cercare qualcosa. Sono molto utili. Non possiamo dimenticare che in ogni auto ci sono le cinture di sicurezza utili in caso di incidente. Ogni sedile ha poi un appoggia testa e una leva che serve per regolare la posizione del sedile. Nelle auto tradizionali, quelle con le marce, ci sono tre comandi a pedale, l’acceleratore che regola la potenza del motore, la frizione che serve per cambiare marcia e il freno per fermare l’auto. In quelle automatiche ovviamente non c’è la frizione. Sul fondo dell’abitacolo ci sono quelli che noi chiamiamo i tappetini dell’auto, ogni tanto ovviamente si consumano e devono essere cambiati.

Bene per oggi mi fermerei qui…