IL CAMPEGGIO AIUTA IL CERVELLO
Lo scrittore e naturalista americano Henry David Thoreau aveva capito l’importanza del contatto con la natura molti anni fa. Henry David Thoreau è nato a Concord, nel Massachusetts, il 12 luglio 1817 ed è morto il 6 maggio 1862. Già duecento anni fa aveva capito l’importanza della vita all’aria aperta.
Le sue esperienze sono valide ancora oggi.
Da una statistica risulta che la gran parte delle persone passa molto più tempo usando computer e dispositivi elettronici di quanto ne passi all’aria aperta. Questo provoca un affaticamento del nostro cervello che “si stanca”.
Usare questi dispositivi provoca una pressione sulla corteccia prefrontale del cervello, quella parte di esso che “prende decisioni”, produce il pensiero critico e risolve i problemi.
Per questo motivo stare all’aperto e in contatto con la natura è importante per far riposare la mente.
Il modo migliore per fare questo è il “camping” che ci permette di stare nella natura, camminare esplorare nuotare e dormire.
Quando si ritorna dopo un campeggio anche di due o tre giorni il cervello è più rilassato e si lavora meglio.
All’Università dello Utah è stato studiato che stare a contatto con la natura senza “tecnologia” calma il cervello e lo aiuta anche a ricordare meglio le cose. Sono sufficienti tre giorni per aiutare il cervello a rilassarsi e tornare “in forma”.
Ovviamente può essere utile anche camminare semplicemente in mezzo ad un bosco o sulla riva del mare, ma con il campeggio ci si immerge più profondamente nella natura e i benefici durano più a lungo.
Tratto da Voice of America