Italiano per Stranieri con Marco è il blog di riferimento per gli studenti di italiano di livello intermedio che vogliono raggiungere il livello avanzato.
In questo episodio del nostro podcast in italiano avanzato ti parlo del progetto SOLAR ORBITER e di altre sonde spaziali!
IL TESTO DEL PODCAST
Ciao a tutti, mi chiamo Marco e sono qui per aiutarvi a migliorare il vostro italiano.
Mi potete trovare sul sito italianoperstraniericonmarco.it.
L’argomento di oggi è la scienza, il sole.
Dunque, il sole è sempre stato guardato dagli uomini con rispetto e nell’antichità è stato anche adorato come un Dio.
Il sole è la stella più vicina a noi, e quindi riscalda il nostro pianeta, lo rende abitabile.
Senza il sole, la vita sulla Terra sarebbe impossibile.
Il Sole, come tutte le stelle, è però un’enorme sfera, una palla di plasma e fuoco che raggiunge al suo interno temperature molto alte.
Quindi avvicinarsi troppo al sole sarebbe mortale per qualunque essere vivente.
Ma la scienza e la tecnologia hanno permesso all’uomo di costruire le sonde spaziali, che sono in pratica dei piccoli robot in grado di viaggiare nello spazio per milioni di chilometri e avvicinarsi al Sole.
Tutto questo è stato reso possibile dalle scoperte di Marconi.
Infatti, solo grazie alle onde radio, siamo in grado di controllare, anche a grandissima distanza, questi piccoli robot spaziali.
L’altra grande invenzione, che ha reso possibile tutto ciò, sono i voli spaziali, i missili inventati, sostanzialmente, dallo scienziato tedesco Von Braun.
Premesso tutto questo, vi parlerò perciò di Solar Orbiter, una sonda che è stata lanciata da pochi giorni, esattamente il 10 febbraio, da una base americana, dalla base americana di Cape Canaveral, sull’isola di Merritt in Florida.
E questa è la base spaziale dalla quale sono partite le missioni Apollo, che poi hanno portato l’uomo sulla Luna.
Quindi questa sonda, tra 3 anni e mezzo circa, arriverà abbastanza vicino al Sole, sarà in grado di studiare la nostra stella come nessuna sonda ha fatto finora.
La guida, diciamo, della missione è dell’Agenzia Spaziale Europea, in collaborazione con la NASA.
A capo del team c’è un italiano, Andrea Accomazzo, e parte della strumentazione a bordo della sonda è italiana.
Il lancio della sonda è stato fatto in questo periodo, nel quale la Terra e Venere sono allineati, e quindi la sonda sarà in grado di sfruttare la spinta gravitazionale dei pianeti.
La spinta gravitazionale è uno stratagemma, diciamo, un modo con il quale si usa la forza di gravità e la velocità di un pianeta per ottenere una spinta.
Dunque, è un modo di viaggiare nello spazio piuttosto complesso, la cui comprensione non è facile per chi non è esperto di voli spaziali.
A noi basta sapere che, sfruttando la gravitazione della terra e di Venere, Orbiter arriverà a 42 milioni di chilometri dal Sole.
Teniamo presente che la Terra è normalmente a oltre 140 milioni di chilometri dal sole, quindi la sonda arriverà a una distanza inferiore a quella che separa Mercurio dal Sole.
Per questo motivo, la sonda stessa sarà protetta, dalle alte temperature che ci saranno in quella zona nello spazio, da uno schermo, da uno scudo.
Questo schermo, che sarà, appunto, una specie di scudo, sarà in grado di resistere a temperature di oltre 600 gradi, e proteggerà le strumentazioni all’interno della sonda.
Infatti, i raggi solari colpiranno la sonda molto da vicino e la sua temperatura potrà arrivare a diverse centinaia di gradi.
La sonda, una volta arrivata vicina al Sole, potrà mandare immagini ravvicinate del sole stesso e anche molti nuovi dati sulle macchie solari e sull’attività solare.
Verrà, in particolare, studiato il vento solare, che trasporta sulla Terra elettroni, protoni e altre particelle.
Il vento solare è, infatti, una specie di flusso di particelle, che ogni giorno il Sole emette e che arrivano sul nostro pianeta.
Solar Orbiter sarà in grado, per la prima volta, di vedere i poli del Sole, cioè quelle parti del Sole che dalla Terra è impossibile vedere.
La sonda sarà dotata di trasmettitori radio ad altissima frequenza e potrà essere comandata dal Centro di Controllo Spaziale Europeo.
I segnali radio, provenienti dalla sonda, impiegheranno circa 5 minuti per giungere fino alla Terra.
Solar Orbiter non sarà sola ad esplorare lo spazio intorno al Sole.
Un’altra sonda di costruzione americana, lanciata dalla NASA nel 2018, è Parker Solar Probe, che arriverà molto più vicino al Sole di Orbiter.
Con queste 2 sonde, le più vicine al Sole, sarà forse possibile capire meglio la nostra stella.
Gli scienziati saranno forse in grado di capire anche l’influenza che il Sole può avere sul clima della Terra.
Vorrei qui ricordare, tra le altre sonde spaziali lanciate dall’uomo, attualmente più distanti dal Sole, e che sono uscite dal nostro Sistema Solare, c’è Voyager 1 e si trova ora a circa 22 miliardi di chilometri da noi, una distanza notevole.
La sonda è ormai fuori dall’influenza del Sole e continuerà a viaggiare nello spazio esterno per moltissimi anni a venire.
Un segno della presenza umana nell’universo, che forse un giorno qualcuno troverà.
Grazie a tutti per l’ascolto, saluti.
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