Italiano per Stranieri con Marco è il blog di riferimento per gli studenti di italiano di livello intermedio che vogliono raggiungere il livello avanzato.
In questo episodio del nostro podcast di italiano intermedio e avanzato ti parlo delle parole in italiano che, anche se finiscono per A, sono maschili!
TESTO DEL PODCAST
Ciao, sono Marco e sono qui per aiutarti a migliorare il tuo italiano.
Mi puoi trovare anche su italianoperstraniericonmarco.it.
Oggi parleremo un po’ di una particolarità dell’italiano: di alcune parole che terminano in “a”.
Normalmente le parole italiane che terminano in “a”, sono femminili, quindi vogliono l’articolo femminile.
Ad esempio:
Casa: la casa
Borsa: la borsa.
Però, ci sono un certo numero di parole che terminano in “a” ma non sono femminili. Ne elencherò alcune.
Cominciamo dal nome di una persona: Andrea.
Andrea è un nome che finisce in “a” ma che, nella lingua italiana, è usato anche per indicare il nome di una persona, di un uomo, quindi Andrea.
Un’altra parola è aroma.
Aroma è una parola che indica il sapore, il gusto di una cosa. Aroma il singolare, gli aromi il plurale.
Asceta.
Asceta indica una persona, uno studioso, e di solito è anche un po’ un solitario.
Quindi, asceta indica, maschile, una persona che studia da solo, plurale: gli asceti.
Assioma.
Assioma indica una verità, un principio. Non è una parola molto usata, però esiste e, quindi, assioma è una parola maschile, l’assioma.
Automa.
Automa indica un robot. È un’altra parola per indicare un robot, un’intelligenza artificiale che si muove, quindi un robot. Gli automi è il plurale.
Il bagnasciuga.
Il bagnasciuga è una parte della spiaggia, la parte di spiaggia più vicina al mare, alle onde del mare. E, quindi, il bagnasciuga è il singolare ed è invariabile, perché il plurale non esiste, nel senso che, per indicare i bagnasciuga non si deve cambiare il finale della parola. Quindi il bagnasciuga per indicare una sola spiaggia, i bagnasciuga per indicare più spiagge.
Come vedremo, alcune di queste parole, che terminano in “a” ma sono maschili, sono invariabili.
Ad esempio, anche bagnomaria.
Bagnomaria vuol dire mettere qualcosa nell’acqua a bollire, dentro una ciotola, in un contenitore, e quindi una cosa a bagnomaria. Il bagnomaria è un modo con cui si cuociono le cose.
Il battistrada.
Battistrada è una parte delle gomme delle automobili o dei mezzi di trasporto. La parte a contatto con la strada si chiama battistrada, ma non ha il plurale. Il plurale di battistrada è sempre quello, i battistrada. Quindi, la parte delle gomme che è a contatto con la strada e che si consuma.
Un nome, ad esempio, di un vino che finisce in “a” è il Barbera perché, quando indichiamo il nome di un vino, noi pensiamo a il vino, quindi Barbera si indica il Barbera.
Il caccia.
Il caccia è un nome che indica un tipo di aereo, un aereo da combattimento, ed è invariabile. Il caccia è uno, i caccia, tanti aerei da combattimento, non ha il plurale, è invariabile.
Ad esempio, un nome di una nazione: il Canada.
Il Canada è un nome invariabile, ovviamente non ha il plurale essendo uno Stato e, quindi, è un altro nome invariabile che termina in “a”, ma per noi è maschile, il Canada.
Il capolinea, che indica il punto in cui finisce la corsa di un treno o di un tram, dove il treno arriva, e si ferma, e poi torna indietro. Si dice il capolinea, non ha il plurale, è invariabile.
Il carisma.
Il carisma è il fascino di una persona. Una persona che ha carisma, è una persona interessante, no? Quindi il carisma delle persone, carisma. Il plurale fa i carismi delle persone.
Il carovita.
Il carovita vuol dire l’aumento del costo dei beni, quando le cose aumentano il loro prezzo. Quindi il carovita è una cosa importante.
Il cataclisma.
Il cataclisma è un terremoto, un’inondazione, un evento grave, quindi il cataclisma.
Il cavalcavia.
Il cavalcavia è un ponte che supera una strada, normalmente è un ponte che passa sopra una strada, ed è invariabile, i cavalcavia.
Il cinema finisce in “a”, ma è un’abbreviazione di cinematografo. Quindi il cinema è maschile.
Il clima.
Il clima sappiamo cos’è, vuol dire l’insieme degli eventi meteorologici, la pioggia, il caldo, il freddo. Però ha il plurale, i climi. Ok?
Ad esempio un altro.
Il cobra.
Il cobra è un serpente, un tipo di serpente.
Il colera.
Il colera è una malattia. È invariabile.
Il coma.
Il coma è quando una persona perde conoscenza e dorme, in sostanza, in maniera molto profonda, ed è in coma, si dice. Il coma.
Da non confondere con un’altra parola: il comma, con la doppia “m”, il comma, che è una parte di un discorso, una parte, solitamente, di una legge.
Il crocevia, che è un incrocio tra due o più strade, è invariabile. I crocevia, incroci tra più strade.
Il cruciverba, sono quelle cose che si fanno sulle parole crociate, dove si devono indovinare le parole, il cruciverba, ed è invariabile, i cruciverba.
Il delta.
Il delta è la foce di un fiume, dove un fiume finisce e va nel mare. Il delta, si dice, invariabile.
Il diadema.
Il diadema è un tipo di gioiello, una specie di corona, quasi, diadema è un gioiello. Plurale: i diademi.
Il diaframma è una parte del corpo umano, quella vicina ai polmoni, il diaframma. Plurale: i diaframmi.
Il dilemma
Il dilemma è come dire il dubbio, è un sinonimo di dubbio, il dilemma, i dilemmi, plurale.
Il diploma.
il diploma è un tipo di titolo scolastico, quando si finisce la scuola secondaria, il liceo, si è diplomati, si ha il diploma. Plurale, i diplomi.
Il dogma
Il dogma è la legge della Chiesa, le regole che la Chiesa impone ai credenti, e ogni legge si chiama il dogma, plurale i dogmi.
Il doposcuola.
Il doposcuola sono le lezioni che si fanno dopo aver finito il normale orario scolastico. Invariabile: il doposcuola, i doposcuola.
Il dormiveglia.
Il dormiveglia, invariabile, significa un sonno non tranquillo, quando si dorme, ma non si dorme bene, si è in dormiveglia.
Il dramma.
Il dramma è un tipo di spettacolo teatrale, il dramma, dove avvengono cose drammatiche, si dice, no? Il dramma: al plurale i drammi.
Il duca.
Il duca è un titolo onorifico della nobiltà, che oggi in Italia non esiste più. Il duca, maschile, i duchi è il plurale.
Ad esempio, un’altra parola, elettrocardiogramma.
L’elettrocardiogramma è un esame elettrico, che si fa per capire il funzionamento del cuore, elettrocardiogramma. Ha il plurale con elettrocardiogramma.
Ematoma.
Ematoma è una specie di botta, diciamo, che si prende, magari, su un braccio e provoca un ematoma, cioè un livido superficiale della pelle, che si verifica nel caso in cui si prenda un colpo su un braccio, una parte del corpo e si ha un ematoma. Ha il suo plurale: ematomi.
Emblema.
Emblema è il simbolo di qualche cosa. L’emblema di una nazione può essere la sua bandiera. Emblema, al plurale emblemi.
Ad esempio, ce ne sono altri, ma sono parecchi. Vediamone ancora qualcuno.
L’enigma.
L’enigma è una cosa che non si conosce, una cosa sconosciuta, una cosa che nessuno conosce bene, un enigma, ok? Ha il suo plurale: enigmi.
Ad esempio: fantasma.
Il fantasma, al plurale i fantasmi, no? Ok?
Il geometra.
Il geometra è una persona che si occupa di disegni, che si occupa di catasti, che fa progetti, il geometra.
Così come il gerarca.
Il gerarca è un capo nazista o fascista. I capi dei fascisti si chiamavano gerarchi, i gerarchi fascisti.
Il gesuita, con il suo plurale, i gesuiti sono i monaci, è un ordine monastico, di solito un ordine monastico che si dedica alla cultura e allo studio, il gesuita.
Il gorilla.
Il gorilla è un tipo di scimmia. Il gorilla ha il suo plurale… No, è invariabile: i gorilla.
Vediamone un altro:
Il marasma.
Marasma vuol dire caos, confusione, no? Il marasma di solito si usa soltanto al singolare ed è praticamente invariabile. Il marasma vuol dire il caos.
Il monarca.
Il monarca vuole dire il re.
Poi abbiamo alcuni nomi di nazioni.
Il Nicaragua che è uno Stato nel Centro America, così come Panama, il Panama, lo stato del Panama, si dice.
Un’altra parola:
Il panorama.
Il panorama, beh, quando si ha davanti un bellissimo paesaggio si dice: che bel panorama. Al plurale i panorami.
Il passamontagna.
Il passamontagna è un cappello che si usa d’inverno per proteggersi dal freddo. Passamontagna è invariabile: il passamontagna, i passamontagna.
Un altro ancora:
Il pianeta.
Il pianeta, singolare maschile, i pianeti al plurale.
Ad esempio:
Il pilota.
Il pilota è la persona che normalmente guida una macchina, magari una macchina da corsa, un aereo. Il pilota ha il suo plurale, i piloti.
Un’altra parola:
Il Pirata.
Il pirata e i pirati, con il suo plurale.
Vediamone un’altra:
Il poema.
Diciamo che una poesia, è un romanzo in poesia. Il poema ha il plurale: i poemi.
Un’altra parola molto usata:
Il poeta, che ha nel suo plurale i poeti.
Un altro classico è: il problema.
Il problema, che ha come plurale i problemi.
Il profeta, che ha il suo plurale: i profeti.
Poi abbiamo:
Il programma, che ha il suo plurale: i programmi.
Per esempio, un altro, che è facile confondere: lo schema.
Lo schema è il progetto, è qualcosa che indica il susseguirsi di certe azioni. Lo schema di una cosa. Lo schema e gli schemi.
Il sistema, singolare maschile, i sistemi al suo plurale.
Vediamone un altro:
Lo stratagemma, che è il singolare maschile, al plurale: gli stratagemmi. Ok?
Ancora un’altro, ad esempio, vediamone un altro:
Il vaglia.
Il vaglia, che è il bollettino postale. Quando si deve pagare qualcosa, in posta, si fa un vaglia, ed è invariabile, i vaglia.
Un’altro ancora che finisce in “a”, che è un Paese:
Il Venezuela.
Il Venezuela è un Paese, finisce in “a”, ma si considera maschile, il Venezuela
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