IL CLOZE, un esercizio utile per tutti.

cloze-esercizio-italiano

Il “CLOZE” è un esercizio molto utile che tutti possono fare anche da soli. Bisogna prendere un brano, copiarlo e togliere (……………) lasciando lo spazio, alcune parole. Possono essere verbi, preposizioni o articoli. Si legge il brano due o tre volte poi, anche tempo dopo, si fa l’esercizio di completamento.

Stampa questo articolo e dopo aver letto i testi completa il cloze

LA BRETAGNA

(INTERMEDIO)

La Bretagna è una regione della Francia che si affaccia sull’Oceano Atlantico. La costa è molto bella e spesso rocciosa.  Una delle zone più interessanti è quella dove ci sono le rocce di granito rosa  nel nord. Un altro punto caratteristico è La Pointe Du Raz, una punta estrema nell’Oceano Atlantico. Ci sono molti paesi e piccole città caratteristiche. Le case sono molto belle e colorate. Una delle attività principali è la pesca. E’ una zona molto ventosa e una delle cose più interessanti da vedere per un turista è la marea. Infatti sulle coste dell’oceano la differenza di altezza tra la bassa e l’alta marea a volte può essere di molti metri. Per questo motivo molte barche di pescatori quando c’è la bassa marea restano sulle spiagge, lontane dal mare che si è ritirato. Questo fenomeno è molto evidente anche nella zona di Mont Saint Michelle. Qui c’è un luogo che durante la bassa marea è isolato dal continente circondato da una grandissima spiaggia.


La Bretagna ……………una regione della Francia che si……………… sull’Oceano Atlantico. La costa….. molto bella e spesso rocciosa.  Una ……….. zone più interessanti ………quella dove ci ………………. le rocce di granito rosa,  nel nord. Un altro punto caratteristico è La Pointe Du Raz, una punta estrema nell’Oceano Atlantico. Ci………………. molti paesi e piccole città caratteristiche. Le case ……….. molto belle…….. colorate. Una…………. attività principali è la pesca.  E’una zona molto ventosa e una ……….cose più interessanti da………………. per un turista è la marea. Infatti sulle coste dell’oceano la differenza ……. altezza tra la bassa e l’alta marea a volte può …………… di numerosi metri. ………questo motivo molte barche di pescatori quando ………. la bassa marea restano sulle spiagge, lontane……. mare che si è ritirato. Questo fenomeno….. molto evidente anche………… zona di Mont Saint Michelle. Qui c’è un luogo che durante la bassa marea………….. isolato dal continente circondato……. una grandissima spiaggia.

Vocaboli : affacciarsi (si affaccia)  =   face to  //  costa rocciosa =  rocky  coast  // granito rosa = rose stone   //  marea  =

 

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I LUOGHI PREISTORICI DELLA LOMBARDIA

(INTERMEDIO)

Il luogo preistorico più importante della Lombardia occidentale è, senza dubbio, quello di Golasecca. In questa zona sono  stati trovati resti di una popolazione dell’età del ferro. Ci sono tombe che risalgono al primo millennio AC. Prima dell’epoca romana. I luoghi più importanti sono  situati in provincia di Varese lungo il fiume Ticino e nell’area circostante, nelle province di Como e di Novara ed anche in Svizzera. Sono state trovate numerose pietre caratteristiche di quel periodo e che formano quasi un “cromlech”, in pratica si tratta di pietre poste in un particolare modo, in cerchio. Il più famoso di questi “siti” è quello di Stonhenge. La cultura di Golasecca era probabilmente diffusa su un area molto vasta, circa 20.000 km quadrati, a sud delle Alpi occidentali ed è durata circa un millennio. La civiltà di Golasecca era molto importante per i commerci. Infatti la sua posizione strategica, vicina a fiumi e ai passi alpini, permise a questa popolazione il controllo del commercio tra l’Europa del nord e l’Italia centrale (Etruschi) e i Greci. Le popolazioni di quest’area conoscevano la scrittura ed erano in contatto con i Celti del nord europa. I riti funebri erano costituiti dalla cremazione.  La sua fine arrivò con l’invasione dei Galli che occuparono l’Italia del nord nel 380 AC.


Il luogo preistorico più importante della Lombardia occidentale….., senza dubbio, quello di Golasecca. In questa zona ………..  stati trovati resti di una popolazione dell’età del ferro. Ci …….. tombe che risalgono al primo millennio AC. Prima………epoca romana. I luoghi più importanti……….. situati in provincia ….. Varese lungo il fiume Ticino e nell’area circostante, nelle province ……Como e …….. Novara ed anche……. Svizzera. ………… state trovate numerose pietre caratteristiche di……….. periodo e che formano quasi un “cromlech”, in pratica si tratta…….. pietre poste in un particolare modo, in cerchio. Nel mondo il più famoso di questi “siti” è quello di Stonhenge. La cultura …….Golasecca …… probabilmente diffusa su un area molto vasta, circa 20.000 km quadrati, a sud delle Alpi occidentali ed……..durata circa mille anni. La civiltà di Golasecca……… molto importante per i commerci. Infatti la sua posizione strategica, vicina…….. fiumi e……… passi alpini, permise a questa popolazione il controllo del commercio …….. l’Europa del nord e l’Italia centrale (Etruschi) e i Greci. Le popolazioni di quest’area …………………. la scrittura ed ……… in contatto con i Celti del nord europa. I riti funebri erano costituiti dalla cremazione.  La sua fine…………. con l’invasione dei Galli che………………… l’Italia del nord nel 380 AC.

 

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LA CITTA’ DI MILANO

(INTERMEDIO)

Milano è il capoluogo della Lombardia, la regione più produttiva e industrializzata d’Italia. Ha poco più di un milione di abitanti. La città è stata fondata da Celti appartenenti alla cultura di Golasecca nel IV secolo A.C. Il suo nome deriva dal latino Mediolanum (in mezzo alle terre). Milano è stata la capitale dell’Impero Romano di Occidente, ha subito la dominazione spagnola e austriaca. Attualmente Milano è una delle capitali mondiali della moda e del design. E’ un importante centro finanziario ed economico tra i monumenti principali ricordiamo: Il Duomo, uno splendido esempio di architettura gotica, La chiesa di Santa Maria delle Grazie nota per il dipinto di Leonardo da Vinci (l’ultima cena), La Galleria, una copertura in vetro molto caratteristica. Si possono ricordare anche il Castello Sforzesco, la Basilica di Sant’Ambrogio e la pinacoteca di Brera. A Milano ci sono anche musei scientifici di notevole interesse, primo tra tutti il museo Nazionale della scienza e della tecnologia che ospita una mostra su Leonardo da Vinci. Importante è anche il museo di storia naturale tra i più importanti in Europa. Recentemente è stato creato anche il Museo interattivo del cinema e nel 2013 è sorto il Memoriale della Shoah sotto parte della Stazione centrale dove centinaia di ebrei furono deportati in Germania. Tra le realizzazioni più moderne è da ricordare la zona della Stazione di Porta Garibaldi dove è stata realizzata la Piazza Gaia Aulenti con il grattacielo più alto d’Italia e il noto “Bosco verticale” una moderna e innovativa costruzione.


Milano…….. capoluogo…….. Lombardia, la regione più produttiva e industrializzata d’Italia Ha poco più di un milione…….abitanti. La città……….(essere) fondata da Celti appartenenti………cultura di Golasecca nel IV secolo A.C. Il…… nome deriva dal latino Mediolanum (in mezzo……. terre). Milano………..(essere) la capitale dell’Impero Romano di Occidente,……. (avere)subito la dominazione spagnola e austriaca. Attualmente Milano….. una delle capitali mondiali……. moda e…… design. …….(essere) un importante centro finanziario ed economico, tra i monumenti principali ricordiamo: Il Duomo, uno splendido esempio…… architettura gotica, La chiesa di Santa Maria delle Grazie nota……. il dipinto di Leonardo da Vinci (l’ultima cena), La Galleria, una copertura…… vetro molto caratteristica. Si………..(potere) ricordare anche il Castello Sforzesco, la Basilica……. Sant’Ambrogio e la pinacoteca….. Brera. A Milano……..(essere) anche musei scientifici……. notevole interesse, primo……. tutti il museo Nazionale…… scienza e ……….tecnologia che ospita una mostra……. Leonardo da Vinci. Importante…….. anche il museo…. storia naturale tra i più importanti in Europa. Recentemente………..(essere) creato anche il Museo interattivo…….. cinema e nel 2013………. sorto il Memoriale della Shoah sotto parte…….. Stazione centrale dove centinaia di ebrei……….(essere) deportati in Germania. Tra le realizzazioni più moderne……..(essere) da ricordare la zona della Stazione…….. Porta Garibaldi dove……….(essere) realizzata la Piazza Gaia Aulenti con il grattacielo più alto d’Italia e il noto “Bosco verticale” una moderna e innovativa costruzione.

 

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Tratto da ANNO 2040 INTERFERENZE (libro di fantascienza)

(AVANZATO)

L’aereo volava senza vibrazioni, ad oltre quindicimila metri di quota.

Alto, sopra le nuvole bianche che, in quel mattino di primavera, coprivano in parte la Francia. Da parecchi anni ormai, questi aerei solcavano i cieli, collegando con voli giornalieri gli Stati Uniti all’Italia. In poco più di tre ore erano in grado di attraversare l’Atlantico poiché la spinta dei motori, di fabbricazione britannica, poteva farli volare a oltre duemila km l’ora consentendo un volo in assoluta sicurezza.

Normalmente trasportavano turisti diretti in Europa e qualche uomo d’affari. I personaggi importanti però, in genere, preferivano velivoli di classe superiore e più piccoli. L’aereo era infatti in grado di trasportare seicento persone ma non disponeva di tutti quei comfort così graditi ai business men americani.

L’aereo, quel giorno, era particolarmente affollato, al limite massimo della capienza.  Era tempo di vacanze e si preannunciava una settimana di sole in tutta Italia. Molti vacanzieri ne avevano approfittato per concedersi un viaggio nella penisola, sempre molto gettonata dalla middle class americana e ormai alla portata di molti. La TWRS era la più grande compagnia mondiale di trasporto aereo, disponeva di oltre cinquecento velivoli sparsi in tutto il mondo. I suoi piloti erano preparati ed esperti e da oltre trent’ anni non si registravano incidenti. Per questo era considerata la compagnia aerea più sicura al mondo.

All’interno della zona passeggeri un brusio denotava l’eccitazione dei turisti all’avvicinarsi dell’ora stabilita per l’atterraggio. Famiglie con bambini si preparavano  e concordavano i preparativi per lo sbarco e per recuperare i bagagli. Numerosi passeggeri giungevano in Italia per la prima volta ed erano entusiasti all’idea di mettere piede in un paese così antico e carico di storia.

I due piloti stavano eseguendo  gli ultimi controlli per l’atterraggio e discutevano tra loro in tranquillità.


L’aereo volava senza vibrazioni,…….. oltre quindicimila metri…….. quota.

Alto, ………. le nuvole bianche che, in……….. mattino di primavera,…………….(coprire) in parte la Francia. …….. parecchi anni ormai, questi aerei solcavano i cieli, ……………..(collegare) con voli giornalieri gli Stati Uniti all’Italia. ……. poco più di tre ore………..(essere) in grado di attraversare l’Atlantico ………….. la spinta dei motori, di fabbricazione britannica, …………(p0tere) farli volare…….. oltre duemila km l’ora consentendo un volo……. assoluta sicurezza.

Normalmente……………(trasportare) turisti diretti……. Europa e qualche uomo d’affari. I personaggi importanti però, …….. genere, …………..(preferire) velivoli di classe superiore e più piccoli. L’aereo era………… in grado di trasportare seicento persone ma non disponeva…..tutti quei comfort così graditi…… business men americani.

L’aereo, quel giorno,………..(essere) particolarmente affollato,………. limite massimo della capienza. ……….(essere) tempo di vacanze e si preannunciava una settimana……. sole in tutta Italia. Molti vacanzieri ne avevano approfittato per……………..(concedere/si) un viaggio……….. penisola, sempre molto gettonata dalla middle class americana e ormai alla portata……… molti. La TWRS …………..(essere) la più grande compagnia mondiale……… trasporto aereo, disponeva di oltre cinquecento velivoli sparsi……….. tutto il mondo. I……….. piloti………….(essere) preparati ed esperti e ………..oltre trent’ anni non si………….(registrare) incidenti. Per questo………..(essere) considerata la compagnia aerea……..sicura al mondo.

All’interno ……… zona passeggeri un brusio denotava l’eccitazione…….. turisti all’avvicinarsi dell’ora stabilita…… l’atterraggio. Famiglie con bambini si…………….(preparare)  e concordavano i preparativi………lo sbarco e per recuperare i bagagli. Numerosi passeggeri…………….(giungere) in Italia per la prima volta ed………(essere) entusiasti all’idea di mettere piede……… un paese così antico e carico di storia.

I due piloti…………..(stare) eseguendo  gli ultimi controlli per l’atterraggio e…………..(discutere) tra loro in tranquillità.

 

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IL LAVORO DI MARIO

 (FACILE)

Mario lavora a Milano, in un ufficio. Abita a Legnano, un piccola città a 30 km di distanza. Tutte le mattine prende il treno e va in ufficio. Di solito fa colazione in un bar della stazione, a Milano. Mario in ufficio fa molte telefonate, spedisce delle e-mail e parla con altre persone. A mezzogiorno fa una pausa di un’ora e mangia alla mensa dell’azienda. Parla con molti clienti in tedesco, spagnolo e inglese. Di solito torna a casa alle otto di sera. Qualche volta torna più tardi. Al martedì sera Mario va a giocare a tennis con i suoi amici. Si diverte molto e di solito vince. Spesso al venerdì sera esce a cena con i suoi amici e ogni volta cambiano ristorante. A loro piacciono i piatti tipici italiani e mangiano di frequente la pizza. A volte durante gli week-end Mario con i suoi amici e la sua ragazza fa passeggiate in montagna. E’ appassionato di trekking e fa molte fotografie. Mario ha fatto numerosi viaggi all’estero, negli USA e in Argentina, in Inghilterra. Ha visitato più di venti paesi in tutto il mondo. Gli piace molto viaggiare e conoscere persone di differenti nazioni e culture. Mario legge spesso libri di avventura e fantascienza e anche  romanzi. A volte legge libri in inglese anche se non sempre riesce a capire tutte le parole. Ha letto molti racconti di Clive Cussler e di Dan Brown. Ora sta leggendo l’ultimo libro di Dan Brown, Origini. Il libro è molto interessante. Mario ha letto anche altri libri dello stesso autore tra cui Il Codice da Vinci, Angeli e Demoni e altri. Il mese scorso ha letto anche Crypto e La verità del ghiaccio. Mario pensa che leggere sia importante oltre che divertente.


Mario lavora…..Milano, in un ufficio. ……….(abitare) a Legnano, una piccola città a 30 km di distanza. Tutte le mattine prende il treno e ………(andare)….. ufficio. …. solito fa colazione in un bar della stazione, …. Milano. Mario……ufficio…..(fare) molte telefonate, spedisce delle e-mail e ……(parlare) con altre persone. A mezzogiorno fa una pausa di un’ora e………..(mangiare) alla mensa dell’azienda. ……….(parlare) con molti clienti ……… tedesco, spagnolo e inglese. Di solito………(tornare)  a casa alle otto……. sera. Qualche volta torna più tardi. …….. martedì sera Mario ……..(andare) a giocare…….. tennis con i suoi amici. Si diverte molto e di solito ……(vincere). Spesso al venerdì sera………(uscire) a cena con i suoi amici, ogni volta ……..(cambiare) ristorante. ….. loro ……… i piatti tipici italiani e mangiano….. frequente la pizza. Avolte durante gli week-end Mario con i suoi amici e la sua ragazza……..(fare) passeggiate in montagna. …… appassionato di trekking e ………(fare) molte fotografie. Mario ………….(fare) numerosi viaggi all’estero,……….. USA, ….. Argentina, e in Inghilterra. …………..(visitare) più di venti paesi ……. tutto il mondo. Gli piace molto viaggiare e conoscere persone……. differenti nazioni e culture. Mario ………… spesso libri ……..avventura e fantascienza e anche  romanzi. A volte legge libri ……. inglese anche se non sempre riesce……. capire tutte le parole. ……………. molti racconti …….Clive Cussler e di Dan Brown. Ora sta leggendo l’ultimo libro…….. Dan Brown, Origini. Il libro è molto interessante. Mario …………. anche altri libri …………. stesso autore ……….. cui Il Codice da Vinci, Angeli e Demoni e altri. Il mese scorso ………………. anche Crypto e La verità del ghiaccio. Mario pensa…….. leggere sia importante oltre che divertente.

 

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UNA GITA SULLE ALPI

(INTERMEDIO)

Le Alpi sono la più grande catena montuosa dell’Italia. Si estendono dalla Francia, ad ovest fino alla Croazia ad est. Nelle Alpi troviamo le vette più alte d’Europa, Il Monterosa e Il Montebianco oltre a numerose altre cime  di oltre 4.000 metri.

L’anno scorso, io e due miei amici, siamo andati a fare una passeggiata su queste splendide montagne. Io conosco abbastanza bene le Alpi perché da ragazzo mio padre mi ha iniziato alla montagna facendomi salire su una delle vette più note delle montagne intorno al lago di Lecco (LAGO DI Como) la Grigna meridionale detta anche Grignetta. Una vetta non molto alta, 2142 metri, ma molto panoramica e non molto impegnativa anche se sul sentiero in prossimità della vetta, in alcuni tratti, bisogna stare attenti.

Abbiamo deciso di partire alle sei del mattino, in realtà, quando siamo usciti di casa erano quasi le sei e mezza. Dopo due ore di auto siamo arrivati ad Alagna Val Sesia. E’una località che si trova alle falde del Monterosa a circa 1200 metri di altitudine. Arrivati ad Alagna abbiamo fatto colazione in una pasticceria nel centro del paese, vicino alla funivia. Abbiamo mangiato briosches e bevuto un cappuccino. Terminata la colazione siamo andati, sempre in auto,  verso le cascate Dell’ acqua bianca, in pratica sono cascate del fiume Sesia che scende dal Monterosa. Abbiamo parcheggiato l’auto e con un pulmino/navetta siamo saliti ad un altro parcheggio. Da lì, a piedi, zaino in spalla siamo arrivati al rifugio Pastore, in circa 15 minuti percorrendo un comodo sentiero. Abbiamo potuto ammirare le acque limpide ed azzurre della cascata del Sesia. Lasciato il rifugio Pastore è iniziata la salita verso la nostra meta : il rifugio Barba Ferrero, a 2200 metri. Il sentiero, inizialmente, è abbastanza pianeggiante e ombreggiato.  Attraversa un bosco e costeggia il fiume.  Successivamente inizia la salita, dapprima abbastanza agevole con saliscendi  poi sempre più in pendenza. Così In circa due ore si arriva alla salita finale che attraversa un prato e giunge finalmente al rifugio, posto in una posizione molto panoramica.

In realtà, chi cammina velocemente, può  arrivare al rifugio anche in un’ ora e mezza. Fortunatamente la giornata non era particolarmente calda, era il mese di maggio. Se fosse stato luglio le cose sarebbero state differenti. In realtà abbiamo scelto il mese di maggio perché sapevamo che il sole dell’estate può affaticare su un percorso così esposto. Infatti in montagna il sole in estate appesantisce il cammino e la stanchezza si fa sentire. Per questo motivo è importante avere sempre una scorta d’acqua disponibile e soprattutto partire presto al mattino. Quindi ognuno aveva una borraccia contenente acqua.

Siamo arrivati al rifugio verso mezzogiorno, ci siamo riposati per circa un’ora e ci siamo goduti la splendida vista del Monterosa. Più tardi abbiamo pranzato con polenta e spezzatino, tipico piatto dei rifugi di montagna. Il tutto accompagnato con del buon vino piemontese. Nel pomeriggio siamo saliti un po’ verso il ghiacciaio, poche decine di metri. In pratica ci siamo fermati a circa cento metri sopra il rifugio, eravamo toppo stanchi. Abbiamo fatto diverse fotografie del ghiacciaio e del panorama. Alle 16.00 abbiamo iniziato la discesa verso valle. Abbiamo camminato velocemente e in meno di un’ora e mezza siamo giunti al Rifugio Pastore. Da lì siamo scesi alle Cascate da dove con la navetta siamo giunti al parcheggio.

Abbiamo così trascorso una bella giornata in montagna, sul Monterosa la seconda montagna più alta delle Alpi dopo il Montebianco.


Le Alpi……..(essere) la più grande catena montuosa ……Italia. ….. estendono ….. Francia, ad ovest fino ….. Croazia ad est. Nelle Alpi troviamo le vette……alte d’Europa, Il Monterosa e Il Montebianco oltre a numerose altre cime  di oltre 4.000 metri.

L’anno scorso, io e due miei amici, …………(andare) a fare una passeggiata ….. queste splendide montagne. Io……….(conoscere) abbastanza bene le Alpi ………. da ragazzo mio padre mi ha…………(iniziare) alla montagna facendomi salire….. una delle vette più note…….. montagne intorno al lago di Lecco di Como. La Grigna meridionale o Grignetta. Una vetta……… molto alta, 2142 metri,……. molto panoramica e non molto impegnativa……… se sul sentiero in prossimità ……. vetta, in alcuni tratti, bisogna stare attenti.

……………….(decidere) di partire ……. sei del mattino, in realtà, quando ……………….(uscire) di casa………… quasi le sei e mezza. ……………. due ore di auto ………..(arrivare) ad Alagna Val Sesia. …………(essere)una località che si trova alle falde del Monterosa a circa 1200 metri di altitudine. Arrivati ad Alagna………………(fare) colazione in una pasticceria nel centro del paese, vicino alla funivia. ………………….(mangiare) briosches e…………………(bere) un cappuccino. Terminata la colazione ……………….(andare), sempre ………. auto,  verso le cascate Dell’ acqua bianca, in pratica ………….(essere) le cascate del fiume Sesia che …………..(scendere) dal Monterosa. Abbiamo parcheggiato l’auto e con un pulmino/navetta ……………….(salire) ad un altro parcheggio. Da lì…….piedi, zaino…….. spalla ………………..(arrivare) al rifugio Pastore, in circa 15 minuti percorrendo un comodo sentiero. ………………………………….(potere ammirare) le acque limpide ed azzurre …………… cascata del Sesia. Lasciato il rifugio Pastore………….(iniziare) la salita verso la nostra meta : il rifugio Barba Ferrero, a 2200 metri. Il sentiero, inizialmente………(essere)abbastanza pianeggiante e ombreggiato. ……………….(attraversare) un bosco e …………………..(costeggiare) il fiume.  Successivamente inizia la salita, dapprima abbastanza agevole con saliscendi  poi sempre più in pendenza. Così In circa due ore……………..(si/arrivare) alla salita finale che ………………….(attraversare) un prato e giunge finalmente al rifugio, posto in una posizione molto panoramica.

In realtà, chi cammina velocemente,……………………..(potere  arrivare) al rifugio anche……….. un’ ora e mezza. Fortunatamente la giornata non…………….(essere) particolarmente calda,……………..(essere) il mese di maggio. Se fosse stato luglio le cose sarebbero state differenti. In realtà ……………..(scegliere) il mese di maggio perché …………………(sapere) che il sole dell’estate può affaticare su un percorso così esposto. Infatti in montagna il sole in estate appesantisce il cammino e la stanchezza si fa sentire. ………….questo motivo è importante avere sempre una scorta d’acqua disponibile e soprattutto partire presto al mattino. Quindi ognuno …………..(avere) una borraccia contenente acqua.

…………………(arrivare) al rifugio verso mezzogiorno, ci siamo riposati………… circa un’ora e ci siamo goduti la splendida vista del Monterosa. Più tardi ……………………..(pranzare) con polenta e spezzatino, tipico piatto……………. rifugi di montagna. Il tutto accompagnato con del buon vino piemontese. Nel pomeriggio siamo saliti un po’ verso il ghiacciaio, poche decine di metri. In pratica ci siamo fermati a circa cento metri sopra il rifugio, …………………(essere) troppo stanchi. ………………………..(fare) diverse fotografie………… ghiacciaio e del panorama. Alle 16.00 abbiamo iniziato la discesa verso valle. ……………………..(camminare) velocemente e in meno di un’ora e mezza siamo giunti al Rifugio Pastore. Da lì siamo scesi alle Cascate da dove con la navetta siamo giunti al parcheggio.

Abbiamo così trascorso una bella giornata ……… montagna, sul Monterosa la seconda montagna più alta ………. Alpi dopo il Montebianco.

 

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LA NEVICATA DEL SECOLO

(AVANZATO)

Se dovessi raccontarti quello che successe quel lontano inverno con toni drammatici potrei sembrarti retorico. Ma non vorrei essere così. Quell’anno il freddò inizio a farsi sentire già in novembre. E avrebbe potuto nevicare. Ma non andò così. In dicembre nevicò nel sud Italia cosa insolita. Ma il “bello” sarebbe arrivato in gennaio.

A partire dal 4 gennaio, una massiccia ondata di gelo proveniente dal nord raggiunse il  l’Italia, avanzando con grande velocità, ma nessuno avrebbe potuto prevedere quello che accadde nei giorni successivi.

Nevicata nella notte del 15 gennaio a Milano

In un primo momento le nevicate si diffusero solo al sud e al centro Italia. Nevicò a Roma e a Napoli. Nei giorni successivi tra il 13 ed il 17 gennaio 1985, un forte maltempo provocò quella che ancor oggi è ricordata a Milano come la nevicata del secolo. Fu infatti la nevicata più forte del 20 ° secolo. In una sola nevicata continua caddero tra i 70 ed i 90 cm di neve. In alcune località il manto nevoso toccò i 120 cm, come a Varese.

Molte fabbriche dovettero chiudere per mancanza di materie prime. Infatti i camion non potevano più circolare e le merci non poterono arrivare a destinazione per diversi giorni. Nessuno sarebbe stato in grado di evitare tutto ciò. Gli eventi naturali , quando arrivano, si devono sopportare e in alcuni casi vanno accettati e ci si deve rassegnare alle conseguenze che provocano.

Molte auto rimasero bloccate nei cortili dei condomini. Le scuole rimasero chiuse per una settimana. Se la gente avesse previsto un evento del genere avrebbe preso provvedimenti portando le auto all’esterno. Ma quando qualcuno tentò di farlo era ormai troppo tardi, le uscite erano bloccate dagli accumuli nevosi. E oltretutto chiunque si fosse messo sulle strade sarebbe rimasto a sua volta bloccato, tanta era la neve caduta. In alcuni casi neppure con le catene alle ruote sarebbe stato possibile circolare.

Sui tetti delle case l’accumulo di neve raggiunse altezze allarmanti e a Milano crollò il tetto di una struttura sportiva. In città furono messi all’opera molti spalatori che anche con badili cercarono di rendere agibili i marciapiedi ingombri di neve. I tram in città furono bloccati per ore e nessun mezzo poteva circolare. Il freddo pungente creò uno strato di terreno ghiacciato (simile al permafrost della tundra artica) che rese impossibile per molti giorni i lavori nei cantieri edili dove erano incorso scavi e lavori di movimento terra.

Le cose avrebbero potuto peggiorare ancora ma fortunatamente dopo la nevicata le temperature si alzarono e nel giro di una settimana le cose migliorarono. Oltretutto se i mezzi per spalare la neve non fossero stati mandati a Roma per aiutare quelle zone, le cose in Lombardia sarebbero state differenti. Si sarebbe potuto togliere la neve dalle strade in maniera tempestiva. E si sarebbe evitata la formazione di uno strato di ghiaccio che bloccò la circolazione dei mezzi. Fu comunque un’esperienza anche positiva. Molti ragazzi si divertirono con le slitte nelle strade di campagna e nelle periferie. Qualcuno usò gli sci da fondo. Tutti camminavano in mezzo alla neve e si salutavano. C’era una solidarietà che senza la nevicata non ci sarebbe stata. Senza quell’evento nessuno avrebbe camminato per le strade di solito invase dalle automobili.


Se dovessi raccontarti quello che successe quel lontano inverno con toni drammatici …………………..(potere  sembrare) retorico. Ma non vorrei essere così. Quell’anno il freddò …………….(iniziare) a farsi sentire già in novembre. E avrebbe potuto nevicare. Ma non…………(andare) così. In dicembre nevicò nel sud Italia cosa insolita. Ma il “bello” sarebbe arrivato in gennaio.

A partire dal 4 gennaio, una massiccia ondata di gelo proveniente dal nord……………….(raggiungere) l’Italia, ………………..(avanzare) con grande velocità, ma nessuno avrebbe potuto prevedere quello che accadde nei giorni successivi.

Nevicata nella notte del 15 gennaio a Milano

In un primo momento le nevicate si diffusero solo al sud e al centro Italia……………(nevicare) a Roma e a Napoli. Nei giorni successivi tra il 13 ed il 17 gennaio 1985, un forte maltempo ………………(provocare) quella che ancor oggi è ricordata a Milano come la nevicata del secolo.  ………….(essere) infatti la nevicata più forte del 20 ° secolo. In una sola nevicata continua……………(cadere) tra i 70 ed i 90 cm di neve. In alcune località il manto nevoso ………(toccare) i 120 cm, come a Varese.

Molte fabbriche……………..(dovere) chiudere per mancanza di materie prime. Infatti i camion non…………………….più circolare e le merci non poterono arrivare a destinazione …………. diversi giorni. Nessuno ………………(essere) in grado di evitare tutto ciò. Gli eventi naturali , quando …………………(arrivare), si devono sopportare e in alcuni casi …………………….(venire  accettare) e ci si deve rassegnare alle conseguenze che provocano.

Molte auto …………..(rimanere) bloccate nei cortili dei condomini. Le scuole rimasero chiuse per una settimana. Se la gente……………..(prevedere) un evento del genere avrebbe preso provvedimenti portando le auto all’esterno. Ma quando qualcuno ……………… di farlo era ormai troppo tardi, le uscite erano bloccate dagli accumuli nevosi. E oltretutto chiunque si fosse messo sulle strade………………(essere rimanere)  a sua volta bloccato, tanta era la neve caduta. In alcuni casi neppure con le catene alle ruote ……………………. possibile circolare.

Sui tetti ……….. case l’accumulo……… neve raggiunse altezze allarmanti e …… Milano crollò il tetto……… una struttura sportiva. In città furono messi all’opera molti spalatori che anche…….. badili cercarono di rendere agibili i marciapiedi ingombri……. neve. I tram in città furono bloccati per ore e nessun mezzo ………. circolare. Il freddo pungente creò uno strato……. terreno ghiacciato (simile……… permafrost della tundra artica) che rese impossibile ……… molti giorni i lavori ……….. cantieri edili dove erano incorso scavi e lavori di movimento terra.

Le cose ……………….(potere) peggiorare ancora ma fortunatamente dopo la nevicata le temperature si alzarono e nel gir……. una settimana le cose migliorarono. Oltretutto se i mezzi per spalare la neve non ………………….. mandati a Roma per aiutare quelle zone, le cose……… Lombardia sarebbero state differenti. Si sarebbe potuto togliere la neve dalle strade in maniera tempestiva. E si ……………………..(evitare) la formazione di uno strato di ghiaccio che bloccò la circolazione ……… mezzi. Fu comunque un’esperienza anche positiva. Molti ragazzi si ……………….(divertire) con le slitte nelle strade di campagna e nelle periferie. Qualcuno……….(usare) gli sci da fondo. Tutti………………….(camminare) in mezzo alla neve e si salutavano. C’era una solidarietà che senza la nevicata non ci ………………… Senza quell’evento nessuno…………………….(camminare) per le strade di solito invase dalle automobili.

Spero che questi esercizi ti abbiano aiutato! Vuoi che pubblichi più esercizi? Fammi sapere nei commenti sotto cosa ti è piaciuto di più!

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